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Il gruppo di Fratelli d’Italia ha chiesto al sindaco di Colleferro di aprire un tavolo di concertazione con le Poste per ottenere un altro ufficio postale. Intanto ad Artena la petizione supera le 300 firme
Colleferro, Lariano, Artena: le città cambiano ma con le Poste la musica è la stessa. Nelle cittadine della provincia di Roma continuano le file e i disagi in attesa di entrare negli uffici postali, dovuti alle norme anti-covid. Anche a Colleferro, dove gli uffici sono due, ci sono gli stessi problemi di Artena e Lariano. Così il gruppo di Fratelli d’Italia che siede in Consiglio comunale, costituito dai Consiglieri Sofi e Patrizi, ha deciso di presentare una mozione. Nel documento si chiede di costituire un tavolo di concertazione tra Comune e Poste per aprire un nuovo ufficio postale e di installare, in via transitoria, delle coperture sotto cui far attendere gli utenti.
La proposta dell’opposizione colleferrina non è nuova nella zona. Anche ad Artena più volte si è parlato della necessità di far aprire a Poste un altro ufficio. A Lariano il discorso è lo stesso. Sia ad Artena che a Lariano si è poi posto il problema delle file davanti agli uffici postali. Se ne sono fatte battaglie politiche o solo di civiltà ma fino ad ora non è cambiato niente. Poste Italiane continua a far attendere i cittadini in piazza, sui marciapiedi o sotto le intemperie.
Colleferro riuscirà dove non hanno ottenuto risultati le Amministrazioni di Lariano e Artena? Vedremo. Intanto ad Artena continua la raccolta firme sulla petizione lanciata dalle opposizioni. Mentre scriviamo sono state superale le trecento firme sul sito change.org. La petizione chiede “direttamente a Poste Italiane un urgente intervento volto alla riapertura dei presidi chiusi e soprattutto al ripristino degli orari pomeridiani di apertura dello sportello”.
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