SIN: dal Ministero dell’Ambiente un bando per le scuole nelle aree inquinate

Mandalo ai tuoi amici


Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)


 

Un bando da 330mila euro per progetti di educazione ambientale destinati alle scuole delle città che rientrano nei siti d’interesse nazionale, le aree individuate dal Ministero come altamente inquinate e da bonificare.

Brescia, Taranto, Terra dei fuochi, la Valle del Sacco, Porto Torres. Le scuole di queste e altre zone italiane, mappate dal Ministero dell’ambiente come Siti d’interesse nazionale, beneficeranno di un bando che stanzia 330 mila euro per progetti di educazione ambientale. “Per questi studenti la scuola – spiega la nota del 3 settembre diffusa del Ministero – oltre ad essere luogo di formazione, è anche il posto in cui tornare a sperare e a credere fortemente in un cambiamento possibile e necessario, nella lotta al degrado e all’abbandono, nel contrasto senza sosta all’inquinamento ambientale, piaga ancora troppo diffusa che per guarire necessita della forza e dell’ottimismo delle nuove generazioni“.

L’annuncio dell’uscita del bando, che diventerà operativo dopo l’insediamento del nuovo esecutivo, arriva dopo pochi giorni dal debutto dell’educazione ambientale nelle scuole, grazie alla legge sull’educazione civica che la contempla e che entrerà presto in vigore.

Il Sin Valle del Sacco

La Mappa del Sin Bacino Fiume Sacco

Le scuole di Colleferro e gli istituti di molti Comuni della Ciociaria potranno quindi partecipare a questo bando del Ministero. Le zona del bacino del fiume sacco rientra infatti nelle aree altamente inquinate. Risale al marzo di quest’anno l’accordo di programma per coordinare le operazioni di bonifica. Una bonifica complicata che prevede, tra le varie zone, il risanamento dell’ex zona industriale di Colleferro, dove ha avuto origine la contaminazione da betaesaclorocicloesano, derivato del Lindano, sottoprodotto della produzione di DDT, pesticida altamente nocivo che ha inquinato acqua, terra, i suoi prodotti e molti abitanti della zona.

Il ruolo delle associazioni ambientaliste

Con l’aiuto delle associazioni ambientaliste – spiega il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa – si potranno realizzare progetti che educhino a temi fondanti per la nostra società: qualità dell’aria, cambiamenti climatici, amore per la natura, rispetto degli animali, beni comuni, riduzione delle plastiche e tutela del mare, tra i temi previsti dal bando.  Aiuteremo – aggiunge Costa – anche le associazioni che organizzano manifestazioni culturali patrocinate dal ministero, e quindi plastic free, che diffondano l’amore per l’ambiente secondo tematiche definite”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

WhatsApp Contatta La Tribuna