Il Pil è a -12,8% (che botta!) e le previsioni sono nere e tendenti alla catastrofe, con un aumento record dei disoccupati (circa il 10%) che, secondo le previsioni arriveranno al fatidico numero di 1 milione e ½, da aggiungere naturalmente a quelli già esistenti ante pandemia. Chiuderanno per sempre tra il 25 e il 30% delle imprese e aziende. La scuola ha riaperto il 14 settembre in tutta Italia? No, perché ad oggi 6 Regioni hanno procrastinato l’inizio delle lezioni dopo le elezioni, dal 22 al 24, giustamente a causa della criticità della situazione.
L’Unione Europea (Unione si fa per dire!) per voce di Gentiloni ci fa sapere che è pronta a…prenderci per i fondelli con il Mes, il Sure e il Recovery Fund. I soldini ci saranno solo nel periodo di grazia 2021 – 2022 e solo se i programmi-progetti saranno di…gradimento dei loro capi (e non se sono necessari ai cittadini italiani). Intanto gli italiani si arrangino pure! Pare che nostri connazionali alcuni giorni fa si siano rivolti a… ”Chi l’ha visto ?”, con in testa molti parlamentari perché Conte per lungo tempo è sparito dalla circolazione e ha continuato a calpestare il Parlamento sovrano.
Ma ricompare a pochi giorni dalle elezioni e dal referendum. Si dice – sono le solite male…lingue! – che il premier sia andato in fuga da ogni problema, nonostante le tante, troppe incognite che assillerebbero il governo: la scuola – ha demandato la soluzione dell’enigma alla ministra Azzolina -, con la mancanza delle aule, degli insegnanti, dei banchetti per puffi con licenza per la F1, dei mezzi di trasporto (genialata della ministra De Micheli: aumento all’80% dei posti fruibili, ma perché non al 100% allora?. Ma i mezzi mancano paurosamente) e di autisti e al ministro Speranza, che minaccia nuove chiusure e quarantene; l’immigrazione alla ministra Lamorgese: ”Non c’è alcuna emergenza” dixit, con 18.000 clandestini arrivati in 8 mesi.
Il risultato delle deleghe sono sotto gli occhi di tanti. L’U.E. intanto ci intima di accogliere i “migranti”, ma dà un buffetto con la promessa – mai mantenuta fino a ora – di rivedere il patto di Dublino. Altrimenti ci sculaccia e ci mette in castigo? Non ci siamo già? Questo governo ci ha venduto per 30 denari all’Unione Europea. Siamo ormai a sovranità nazionale limitatissima. Il Covid 19 sta rialzando la testa, anche se meno brutalmente e letalmente. Di Maio è stato in giro per l’Italia tra fiere, sagre e invocazioni per il si al referendum, in Libia e in Tunisia nella disperata speranza di frenare l’immigrazione portandosi dietro nostri soldi a casse.
Zingaretti è andato alla Festa dell’Unità insieme a pochi intimi. Insomma, i 2 pilastri della maggioranza di governo sono stati in tutt’altre faccende affaccendati e per i problemi nostrani c’è…tempo. Si sono forse dimenticati che per ottobre l’U.E. attende dal nostro governo l’invio dei progetti per gli aiuti del Recovery fund e per le altre elemosine? Non dimentichiamoci che questi sono sempre soldoni nostri che versiamo annualmente al Pozzo di S. Patrizio che è l’Unione Europea. Solo fumo negli occhi! E c’è ancora chi elogia l’operato di questo governo! Ma siate tutti tranquilli connazionali, siamo sempre un popolo fra i più creativi al mondo. Andrà tutto bene! Il fondo del burrone non lo abbiamo ancora raggiunto, ma stiamo molto vicino e stanno lavorando per questo e…per noi. La fine del 2020 e il 2021 ci riservano un brusco risveglio per tutti, o quasi tutti.
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