Lariano – Arrestato per la morte di Marco Cavola, rischia il processo all’estero

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L’uomo di Lariano è stato prelevato ieri sera dai Carabinieri in esecuzione di un mandato di arresto europeo. L’avv. Cascella: “Siamo tutti dispiaciuti per la scomparsa di Marco Cavola ma sono più che convinto che il mio assistito sia vittima di un’ingiustizia del sistema”

Come un fulmine a ciel sereno, ieri sera i Carabinieri della Stazione di Lariano hanno eseguito un mandato di arresto europeo chiesto dalle autorità della Gran Bretagna. L’arresto è legato alla morte di Marco Cavola, deceduto due anni fa in Scozia a seguito di un incidente di caccia.

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L’uomo, imprenditore e incensurato, è stato interrogato stamattina dalla Corte di Appello di Roma, alla quale non ha dato il consenso all’estradizione. Nell’attesa che arrivino da Edimburgo tutte le carte del mandato d’arresto europeo, non ancora del tutto trasmesse, l’avvocato Ascanio Cascella ha chiesto che al suo assistito siano concessi i domiciliari. In proposito si dovrà pronunciare la magistratura italiana.

Secondo i trattati firmati tra l’Italia e la Gran Bretagna, il processo potrebbe svolgersi nel Regno Unito, dove non sembra esistere la fattispecie di reato di omicidio colposo. Attualmente si procede per omicidio, anche se le autorità estere, in questo specifico caso, nei fatti sembrerebbero indicare proprio un omicidio colposo. Non è nemmeno noto quale sia la pena prevista dall’ordinamento del Regno Unito per un incidente di caccia. Va tuttavia precisato che, in caso di condanna, è previsto il diritto di scontare in Italia la pena stabilita dall’ordinamento italiano per i fatti accertati dal giudice straniero.

“Siamo tutti dispiaciuti, in primis il mio assistito, per la morte di Marco Cavola – ha dichiarato l’avvocato Ascanio Cascella e nessuno vuole sottovalutare e sminuire la sua scomparsa. Sono più che convinto che il mio assistito sia vittima di un’ingiustizia del sistema e sono fiducioso che, nell’attesa che si definisca la questione, la Corte d’Appello vorrà accogliere le nostre richieste”.

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