Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)
Duecento uomini delle forze dell’ordine stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa su richiesta della DDA di Roma. Ugl: “Durissimo colpo alle mafie ambientali”
“Questa notte è stato inferto un durissimo colpo alle mafie ambientali”. A dirlo è il coordinatore romano Ugl della Polizia Locale Marco Milani. L’indagine per reati di traffico illecito di rifiuti, riciclaggio e autoriciclaggio sta portando anche al sequestro preventivo di un’azienda di Cisterna di Latina, dei conti correnti aziendali e di quelli del titolare. Le forze dell’ordine sarebbero intervenute anche nei confronti di persone residenti a Velletri.
L’indagine odierna sarebbe il prosieguo di un’attività investigativa che nel febbraio 2019 portò a 13 arresti e 10 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Anche in questo caso si tratterebbe di un’indagine sul conferimento illecito di rifiuti urbani. Tali rifiuti, secondo gli investigatori, sarebbero stati falsamente dichiarati rottami “end of waste”, cioè non più considerabili come rifiuti ma come prodotti riutilizzabili. Gli arrestati, di cui il quotidiano online riporta le generalità, sarebbero di Roma, Latina, Sezze, Norma, Sermoneta e Aprilia.
Un’indagine nata da quella sul centro raccolta Ama di Mostacciano
Secondo quanto afferma una nota dell’Arma dei Carabinieri, le indagini sono nate dagli sviluppi di una pregressa attività investigativa sul Centro di Raccolta AMA di Roma – Mostacciano che a febbraio 2019 aveva già condotto all’emissione di 23 misure cautelari. L’attività investigativa “ha evidenziato il ruolo svolto da una società di Cisterna di Latina, operante nel settore del recupero di rottami metallici, quale collettore finale di una vera e propria filiera di soggetti operanti nell’ambito del traffico illecito di rifiuti”.
Prosegue la nota: “Le attività tecniche, i riscontri sul campo e i mirati controlli della polizia giudiziaria, hanno consentito di ricostruire l’esercizio di un’attività continuativa ed organizzata facente capo alla Centro Rottami srl di Cisterna di Latina, che, in violazione della normativa in materia ambientale, riceveva e gestiva illecitamente, ovvero in assenza della prescritta documentazione di legge, ingenti quantitativi di rifiuti speciali e urbani, pericolosi e non pericolosi, provenienti da privati, società e/o imprese individuali prive di iscrizione all’albo nazionale dei gestori ambientali (A.N.G.A.), raccolti e trasportati in violazione della normativa dello smaltimento dei rifiuti. Al fine di dare una parvenza di legalità nell’ambito della normativa di settore – prosegue il comunicato –, i materiali oggetto di tali illeciti conferimenti venivano falsamente dichiarati rottami E.O.W. (End of Waste), cioè “non rifiuto” o “rifiuto cessato”, trattandosi invece a tutti gli effetti di rifiuti urbani”.
L’attività così realizzata “ha sviluppato, a partire dal 2017, un volume d’affari illecito di almeno 16 milioni di euro, tutti movimentati con transazioni in denaro contante. Attraverso l’esecuzione di approfondimenti di natura economico-finanziaria condotti mediante accertamenti bancari e l’analisi di specifica documentazione amministrativo/contabile, sono state individuate artificiose annotazioni tese a riciclare le somme di denaro provenienti dal traffico dei rifiuti, destinandole all’acquisto di beni immobili per un valore di circa 1 milione di euro”.
Conclude: “Unitamente alle misure cautelati personali, il GIP del Tribunale di Roma ha altresì disposto il sequestro dell’intero compendio aziendale della Centro Rottami srl (che nel solo anno 2019 ha sviluppato un volume d’affari di oltre 25 milioni di euro), dei suoi automezzi e dei conti correnti ad esso riconducibili per un valore equivalente pari a circa 17 milioni di euro, nonché di 23 autocarri utilizzati per la raccolta ed il trasporto dei rifiuti all’azienda di Cisterna di Latina”.

Ad eseguire l’ordinanza del Gip di Roma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Roma, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina, i Carabinieri Forestali di Roma e Latina e gli agenti della Polizia Locale e della Città Metropolitana di Roma Capitale.

Il commento dell’UGL
A commentare l’operazione il coordinatore romano Ugl della Polizia Locale Marco Milani: “Esprimiamo un plauso ai caschi bianchi romani che questa notte, in sinergia con altre forze dell’ordine hanno inferto un durissimo colpo alle mafie ambientali legate al mondo dei nomadi eseguendo 27 arresti tra i campi di via di Salone, via Salviati e Cisterna di Latina. Le misure, disposte dalla Direzione Distrettuale Antimafia, sono giunte a conclusione di complesse indagini, condotte con l’ausilio della più sofisticata tecnologia, cui il Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, ha partecipato sin dal primo momento”.
Metti "Mi piace" per rimanere aggiornato