Valmontone, bloccata cerimonia religiosa ortodossa

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La posizione di otto persone sarebbe al vaglio dei Carabinieri

Aggiornamento – Dalla Parrocchia ortodossa interessata, il sacerdote tiene a far sapere che “non si trattava di un battesimo ma di una messa a porte chiuse che non è stato possibile terminare” per l’intervento delle forze dell’ordine. Lo stesso parroco ha inoltre riferito che “la coppia di persone con il bambino in braccio proveniente da San Cesareo non era lì per il battesimo perché il bambino era stato battezzato due mesi fa”

Ieri pomeriggio a Valmontone i Carabinieri della locale Stazione sono stati visti bloccare una cerimonia religiosa ortodossa: un battesimo secondo nostre fonti qualificate. La cerimonia era celebrata, a quanto pare, nella chiesa di Santo Stefano nel centro di Valmontone. A partecipare alla cerimonia ci sarebbero state otto persone provenienti da altre città. La posizione dei partecipanti è al vaglio dei militari dell’Arma alla luce del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 marzo scorso, che sospende le cerimonie religiose. Agli avvenimenti di ieri potrebbe seguire, come in tanti altri casi citati in Italia, la denuncia all’autorità giudiziaria per l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità (art. 650 pc).

Un caso particolare, questo del rito ortodosso: mentre la Chiesa Cattolica, con i propri Vescovi, ha autonomamente (nel rispetto della libertà di religione) sospeso le cerimonie religiose, la Chiesa ortodossa è autocefala e non è conosciuta la sua posizione. Parlando di diritti, in questo caso potrebbe nascere il problema dell’esame di legittimità del DPCM (che ricordiamo ha natura di atto amministrativo) alla luce degli articoli della Costituzione sulla libertà religiosa. Ma questo lo vedranno i giudici, intanto la regola è quella di stare a casa e non fare cerimonie.

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