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Chi è passato in via del Portonaccio potrebbe ricevere un’odiosa multa
Centinaia di migliaia di multe sono state fatte in pochi mesi agli automobilisti in via del Portonaccio. Tutto ciò perchè dal 20 aprile il Comune di Roma ha riattivato una corsia riservata ai mezzi pubblici senza comunicare adeguatamente il provvedimento. È così che la corsia centrale della strada, davanti al deposito dei mezzi pubblici, è tornata magicamente off-limits per le automobili. E questo senza che gli ignari automobilisti, abituati da anni ad utilizzare quella corsia, fossero adeguatamente informati.
La questione riguarda anche chi abita in provincia. A quanti sarà capitato tra maggio e luglio di passare in via del Portonaccio? Quanti hanno fatto la Tangenziale sono usciti al Portonaccio per andare a Tiburtina, piazza Bologna o in zone limitrofe? Tanti. Nel solo mese di maggio su quella strada sono state elevate, con una telecamera, 136.259 sanzioni, per un importo di circa 11 milioni di euro. Tra maggio e giugno sono state fatte 250mila multe. E sono proseguite finché la segnaletica orizzontale è stata ridipinta tra l’11 e il 12 luglio: da quel momento era impossibile non sapere.
Intanto ad alcuni dicono di aver ricevuto 47 multe, altri 50 altri 60. Dopo le proteste dei multati si è espressa l’assemblea capitolina: il 27 giugno la stessa ha preso atto che “la decisione di ripristinare la corsia preferenziale non è stata adeguatamente pubblicizzata ai cittadini e che la segnaletica non appare adeguata ad indicare ai veicoli che quel tratto di strada è ormai una preferenziale; che pertanto moltissimi veicoli sono stati multati nei giorni scorsi a causa di questa scarsa pubblicizzazione”.
I ricorsi, petizioni e proteste “fioccano”. Codici annuncia l’esposto in Procura
Ma i ricorsi giustamente “fioccano”: fino ad ora agli uffici comunali sono arrivati oltre 18mila ricorsi che vengono lavorati da 10 dipendenti. Su change.org è stata attivata una petizione che ha raggiunto ad oggi 8.678 firme. I multati si sono riuniti su Facebook in un gruppo denominato “Uniamoci contro le multe di via del Portonaccio”, che ora conta poco meno di 15mila membri e stanno organizzando i ricorsi al Giudice di Pace. L’associazione Codici ha annunciato di aver già attivato ricorsi al Giudice di Pace per 10mila multe, rappresentando 2500 romani. E la stessa Associazione ha dichiarato che presenterà un esposto alla Procura di Roma, con l’obiettivo di costituirsi parte civile e rappresentare i multati ingiustamente.
Non è finita qui. Il 23 settembre una manifestazione dei multati si è tenuta a Roma e la vicenda è andata sulle Tv nazionali. Il tutto è approdato anche in Parlamento, con un’interpellanza presentata dal vice presidente della Camera Simone Baldelli e sottoscritta anche dai Deputati Sandro Biasotti e Annagrazia Calabria. In tutto ciò che fa la Giunta? Ha rimesso la questione agli uffici. Mentre, per dirla con l’Avv. Laurenzano dell’Ufficio Legale dell’Associazione CODICI, “la revoca delle sanzioni in via di autotutela è un atto dovuto. L’amministrazione capitolina forse pensa di risanare le casse comunali a danno dei cittadini che hanno percorso via del Portonaccio”.
Cosa fare se si riceve una sanzione?
Le strade possibili sono diverse. Se si paga entro 5 giorni dalla notifica l’importo è di 70,58 euro. Altrimenti la sanzione sale a 94,88 euro. Se si vuole provare a non pagarla, si può ricorrere al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica oppure al Prefetto entro 60 giorni. In questo secondo caso la procedura prevede che il Prefetto chieda un parere alla Polizia Locale che ha già fatto sapere come la pensa: i ricorsi vanno rigettati. Rimane l’alternativa del ricorso al Giudice di Pace: vanno pagati 43 euro ma chi si sta muovendo si sta organizzando anche con studi legali che offrono, in alcuni casi, assistenza gratuita.