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Cambia l’esattore ma non il metodo: agli albi pretori dei Comuni l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha depositato 870 cartelle di soggetti che “non ha trovato” a casa
Ancora una volta i residenti di Artena, Lariano e Valmontone devono fare i conti con metodi di riscossione legali ma poco convincenti. Se prima era Equitalia a far affiggere periodicamente le cartelle di pagamento all’albo pretorio del Comune di residenza, ora si tratta della sua “erede”: l’Agenzia delle Entrate Riscossione. Il metodo è sempre quello che abbiamo descritto qualche anno fa in quest’articolo. È il frutto di un combinato disposto tra le leggi 600/1973, 602/1973 e l’art. 140 del Codice Civile, secondo cui, a certe condizioni, la cartella esattoriale può essere notificata all’albo pretorio del Comune.
La procedura ha una particolarità: la cartella viene data per notificata anche senza la prova della ricezione da parte dell’interessato, interrompendo così i tempi di prescrizione. Come si fa per sapere se si è destinatari di una cartella di pagamento notificata tramite albo pretorio? Bisogna appunto collegarsi al sito del Comune di residenza, andare nella sezione “Albo pretorio” e cercare.
Intorno alla metà di febbraio sono state notificate in questo modo 150 cartelle a Valmontone, 280 cartelle ad Artena e 440 atti a Lariano. Non si tratta necessariamente di “bollette” dei Comuni. Si può trattare di qualsiasi importo affidato all’Agenzia delle Entrate da qualsiasi ente: Ordini professionali, Regione, Provincia, Comune, Aci e via dicendo. I link dei rispettivi albi sono i seguenti: questo è il sito in cui trovare gli avvisi depositati ad Artena; questo è il sito in cui trovare gli avvisi depositati a Valmontone; qui infine si possono trovare gli avvisi depositati a Lariano.