Olio, tra Artena, Colleferro, Olevano e Genazzano è l’annata buona. Raccolta in corso

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La campagna olearia è promettente. Ad Artena c’è chi già raccoglie: la mosca non sembra aver attaccato le olive. Anche a Colleferro e Lariano sembra l’anno buono. A Genazzano, Olevano, Paliano e San Vito, “alta qualità e buona quantità”

olivo olio evo

Dopo due o tre anni di stress, gli oliveti di Artena, dei Monti Lepini romani e anche di Lariano potrebbero dare quest’anno grandi soddisfazioni. Se sui Lepini pontini l’annata dell’Itrana non sembra annunciare grandi quantità di olio, pur mantenendo standard di qualità elevati, sui lepini romani l’annata olearia si preannucia buona. “Alta qualità e buona quantità” è prevista sui Monti Prenestini.

Negli oliveti montani di leccino, rosciola e itrana di Artena la raccolta è iniziata proprio in questi giorni, col bel tempo. Nelle valli artenesi la raccolta inizierà durante questa settimana: “Le olive promettono benissimo – racconta Luciano, olivicoltore di Artena – meglio dell’anno scorso. La mosca non c’è proprio stata grazie al caldo e secondo me non ci sarà, a meno che non si raccolga tardi, dopo che arriverà la pioggia. Secondo me questo è il periodo migliore per raccogliere”.

Buone prospettive anche sui Monti Prenestini, a Colleferro e Lariano

Anche a Lariano, in zona Colle Paccione, dopo aver patito la gelata di tre anni fa, gli olivi sono carichi e le olive sane. A Colleferro, zona via Latina, i leccini promettono bene e chi ha eseguito i trattamenti nei tempi non ha patito l’attacco della mosca.

Dall’altra parte della valle, sui Monti Prenestini, la campagna di raccolta e di molitura delle olive è in corso. Tra Genazzano, Olevano Romano, Bellegra, San Vito, Pisoniano, Gallicano nel Lazio e Paliano si coltiva per il 70% rosciola. Secondo quanto riferisce l’associazione Assolivol a degustoitalia.it, in quella zona si prospetta un’alta qualità dell’olio e una buona quantità.

Le scelte da fare tra quantità e qualità dell’olio EVO

Come è emerso l’anno scorso durante il primo concorso “Oro Verde” che si è tenuto ad Artena, la scelta del periodo di raccolta è determinante. Una scelta che spetta agli olivicoltori, che devono trovare il giusto compromesso tra qualità e quantità. Un olio di qualità è anche frutto della raccolta precoce e di una molitura tempestiva in frantoi a tecnologia avanzata. Chi vuole la quantità può optare per una raccolta tardiva con olive mature.

La scelta della quantità porta ancora alcuni olivicoltori della zona dei Lepini a raccogliere a novembre inoltrato o addirittura a dicembre. Altri si stanno muovendo verso la qualità. Pur con una resa inferiore, scegliere la qualità vuol dire ottenere un prodotto che abbia tutti pregi dell’olio extravergine di oliva: note fruttate e sentori di amaro e piccante. Profumi e sapori positivi che sono gli indicatori dell’olio extravergine di oliva insieme all’assenza di difetti dovuti magari a una molitura non tempestiva, alla raccolta delle olive a terra o schiacciate oppure alla conservazione e al trasporto in sacchi di iuta o fusti di plastica in cui ristagna l’acqua di vegetazione.

Torna il concorso “Oro Verde” dedicato ai produttori di olio

Ma come valutare, al termine, il lavoro fatto? Anche quest’anno ad Artena si terrà il concorso “Oro Verde”. Gli oli dei produttori saranno valutati da un panel di assaggiatori della Capol Latina. L’anno scorso i vincitori premiati erano di Artena e Valmontone (clicca qui per leggere chi erano), quest’anno di dove saranno?

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