Il centro destra di Lariano alla “resa dei conti”. Contrasti anche in FdI: Abbafati replica a Righini

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Massimo Abbafati (FdI): “Non comprendo l’astio di Righini, si attivi invece per far arrivare fondi a Lariano e Velletri”

Nel centro destra larianese non c’è pace. Non c’è pace da oltre 10 anni, cioè da quando parte della maggioranza dell’allora Sindaco Montecuollo si spaccò e passò all’opposizione. Da allora le anime del centro destra sono in lotta intestina: prima la lotta era interna a Fratelli d’Italia, più recentemente tra Forza Italia e Udc e ora, di nuovo, nel partito di Giorgia Meloni che a Lariano governa e fa opposizione.

È ancora recente a Lariano la polemica inerente i segretari comunali, con un intervento addirittura del Consigliere regionale Giancarlo Righini contro l’Amministrazione Caliciotti. Così recente che uno dei portavoce di Fratelli d’Italia (il “governativo” Massimo Abbafati) ha ritenuto di dover replicare al Consigliere regionale.

La nota di Abbafati: “Righini si attivi per far arrivare fondi a Lariano e Velletri”

“Iniziamo col dire che all’interno del consiglio comunale di Lariano non ci sono gruppi consiliari composti da partiti politici, essendo Prima Lariano una lista civica espressione di diverse sensibilità politiche. Vi sono, invece, nel gruppo di maggioranza, consiglieri comunali che aderiscono a partiti politici.

A tal proposito, vorrei ricordare che l’accordo con la lista civica Prima Lariano, espressione del sindaco Maurizio Caliciotti, fu voluto con determinazione dallo stesso Righini, poi approvato dal direttivo locale del partito e, in ultima battuta, ratificato dal coordinamento provinciale di Fdi.

Ed è proprio all’interno del concesso provinciale di Fdi, di cui fa parte integrante l’attuale vicesindaco Claudio Crocetta, che si deliberò, per i comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti – al voto alle elezioni amministrative del maggio 2017 –, la libertà stringere accordi nel pieno rispetto delle autonome decisioni assunte dagli organi del partito locale.

Scegliemmo allora – anche seguendo le indicazioni del consigliere regionale Righini, che ringraziamo – di sostenere la ricandidatura del sindaco Caliciotti per dare continuità all’azione amministrativa che aveva ottenuto dei buoni risultati nei primi cinque anni, nonché la costruzione e la condivisione delle linee programmatiche dell’attuale consiliatura, i cui evidenti risultati sono ben visibili.

Vorrei dire, inoltre, che con la nostra scelta di entrare all’interno di una lista civica – Prima Lariano –, siamo stati precursori di ciò che sta avvenendo alle prossime amministrative dei vicini comuni (Artena e Rocca Priora, per citarne solo due limitrofi), dove all’interno di liste civiche capeggiate da candidati sindaco non di centro destra, sono presenti diversi candidati consiglieri di Fdi.

Fatta questa breve premessa, non comprendo questo astio che il consigliere regionale Righini riversa nei confronti del partito locale di Lariano. Ricordo che il tutto è iniziato quando alle elezioni regionali del 2018 il circolo locale di Fdi di Lariano, che io rappresento, ha deciso di non votare il suddetto consigliere regionale scegliendo di votare l’attuale capogruppo di Fdi in Consiglio regionale, Fabrizio Ghera, unitamente al consigliere regionale Chiara Colosimo.

Questo ha avuto come causa scatenante la vicenda della discarica in località Lazzaria a Velletri, dove il consigliere Righini, invadendo campi e ruoli che appartengono alla dirigenza locale del partito, e tentando di sfruttare così Lariano per la campagna elettorale di Velletri, voleva far saltare l’accordo politico e porre fine agli impegni presi da tutti noi, lui compreso, nei confronti del sindaco, dell’attuale maggioranza e soprattutto nei confronti dei cittadini di Lariano.

Con estrema determinazione, prendemmo le distanze da questo suo tentativo di invadere il campo, e mantenemmo la nostra posizione, provocando così la sua smania di fare autonome iniziative nel nostro territorio. Iniziative che alla fine sono sfociate nella creazione di un altro circolo locale. Detti tentativi, nati solo per creare dissidi, si sono rivelati fallimentari considerando che il portavoce del nuovo circolo si è dimesso dopo pochi mesi, mentre il consigliere comunale che aveva aderito al nuovo circolo ormai non più neanche parte del partito, bensì si un’altra forza politica.

Vorrei anche sottolineare un deficit di comunicazione tra Righini e il coordinatore comunale Fabrizio D’Albenzo, poiché lo stesso D’Albenzo, nel corso dell’ultimo incontro avuto con il sottoscritto alla presenza di altre persone, ha dichiarato di non aver mai rilasciato dichiarazioni contro il sindaco e l’attuale maggioranza, e, addirittura, di non riconoscere i contenuti dei vari articoli fatti pubblicare da Righini con il suo nome, non avendo mai concesso l’autorizzazione alla loro pubblicazione.

Questo modo di fare politica per questioni personali è veramente disarmante, soprattutto per chi la fa da molto tempo. Vorrei ricordare, inoltre, che il circolo di Fdi di Lariano all’interno della maggioranza consiliare esprime il vicesindaco – che è anche membro del coordinamento provinciale e regionale del partito – ed il capogruppo, i quali stanno lavorando in modo egregio per la comunità larianese.

Infine, vorrei concludere dicendo al consigliere regionale Giancarlo Righini di attivarsi per far arrivare fondi a Lariano, e, perché no, anche alla sua amata Velletri dove, a seguito dei deludenti risultati ottenuti alle ultime elezioni comunali, è completamente scomparso”.

Anche tra Forza Italia e Udc le cose non vanno “alla grande”

Non vanno meglio le cose tra Forza Italia e Udc e questa volta la polemica è nata in un’occasione elettorale, quando cioè il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, uomo di punta di Forza Italia, è andato ad Artena insieme alla deputata Maria Spena. In quell’occasione oltre al candidato Sindaco Ileana Serangeli (in quota Udc) ad accoglierlo c’era soltanto il coordinatore dell’Udc di Artena che, si dia il caso, è anche Consigliere comunale a Lariano: Sergio Bartoli.

Dopo quell’incontro l’attacco a Bartoli, e quindi all’Udc, è arrivato da Forza Italia, cioè dallo stesso partito di Tajani. Il comunicato stampa di FI, che a noi non è pervenuto, è stato pubblicato da lanternaweb.it, edito dal coordinatore di Forza Italia Giovani della Provincia di Roma Alessandro Verrelli. Nella nota (si può leggere qui), il coordinatore di collegio Vincenzo Capolei e i coordinamenti di Forza Italia di Lariano hanno tenuto “a precisare che si distanziano da quanto accaduto poichè, purtroppo, il Cons. Bartoli ha deciso di sposare un progetto legato al Sindaco Caliciotti, esponente del Partito Democratico, assieme alla propria Giunta “ibrida” a maggioranza Partito Democratico e con un esponente di Fratelli d’Italia”. Aggiungendo inoltre “che le porte per il Cons. Bartoli, e per chi ha ideologie diverse dal PD e da questo Sindaco, sono sempre aperte”.

La nota si concludeva con l’annuncio di “un comunicato importante dove Forza Italia Lariano presenterà il proprio candidato da sostenere per le elezioni Europee”. Da parte sua Bartoli non ha risposto alla nota di Forza Italia. Da quanto si apprende da ambienti a lui vicini, il coordinatore dell’Udc di Artena, che è riuscito a far ottenere alla lista della Serangeli, dopo decenni di assenza, i simboli di Lega, Forza Italia e Udc, sarebbe invece rimasto piuttosto sorpreso sia dall’assenza di Forza Italia in occasione della presenza di Tajani e Spena ad Artena, sia dalla nota del partito di cui non fa parte. Continua così, a Lariano, una polemica degna di una telenovela.

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