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Bruno Abbafati: “Siamo ancora un’associazione nomade e come tutti i cittadini di Lariano attendiamo risposte dall’Amministrazione comunale”
di Giorgia Gentili
Legname, pane e fungo porcino. Se si parla di Lariano, il paese viene automaticamente associato a questi tre prodotti tipici molto rinomati, tuttavia, in questo momento ce ne interessa uno in particolare. Abbiamo intervistato Bruno Abbafati, presidente dell’Associazione Fungo Porcino, in vista della trentunesima edizione della festa più conosciuta di Lariano, la quale inizierà il 7 settembre.
“Abbiamo deciso di aumentare la durata dell’evento – ha spiegato Abbafati – per permettere a tutti di godere per 18 giorni del cibo, dell’area espositiva e degli spettacoli in programma. Inizieremo dunque il 7 settembre e termineremo il 24”.
“Ci saranno spettacoli di tutti i tipi”
Parlando di spettacoli, il presidente ha rivelato l’evento ne avrà di ogni tipo. “Apriremo con Fausto Leali e chiuderemo con l’Orchestraccia, ma non ci sarà solo musica. Saliranno sul palco anche comici come I Ditelo voi, ci saranno artisti di ogni tipo e spettacoli per tutti i gusti”.
Quanto al sito dell’evento, Abbafati ha spiegato: “E’ dal 1992 che organizziamo la manifestazione, ma ad oggi siamo ancora un’Associazione ‘nomade’. L’evento si terrà in Via Napoli n. 201, un luogo diverso da quelli degli anni precedenti, ma sul quale stiamo lavorando affinché tutto sia all’altezza delle nostre aspettative”.
“Come tutti i cittadini attendiamo delle risposte dall’Amministrazione comunale. Lo scorso anno ci è stato concesso il terreno vicino all’area fiera e per cui siamo grati all’Amministrazione. Tuttavia, essendo meno esteso, nel 2022 non siamo riusciti a realizzare la festa come avremmo voluto. Quest’anno, quel terreno sarà oggetto di lavori, perciò ci è stato destinato il sito in Via Napoli” ha proseguito Abbafati.
Più di trent’anni di Sagra a Lariano tra ricordi ed emozioni
“Nel 1991 – ha proseguito Abbafati – non mi sarei mai sognato di raggiungere con quest’Associazione i risultati ottenuti. Questa sarà la trentunesima edizione della festa, considerato che per due anni siamo rimasti fermi a causa della pandemia”.
E i momenti salienti? “Per me – ha risposto il presidente – sono stati la consegna del Fungo d’Oro a Walter Pantoni, il nostro primo presidente. Ma anche a Sua Santità, al Presidente del Consiglio Giulio Andreotti e a Gigi Proietti. Sono state occasioni molto importanti per tutti i membri dell’Associazione che ogni anno sceglie di concerto una persona che si è distinta nel proprio settore di appartenenza”.
“L’obiettivo – ha detto Bruno Abbafati – è di far gustare il re del sottobosco nelle sue svariate ricette: il riso, le fettuccine, la polenta e i cellitti. Le persone devono tornare a casa pienamente soddisfatte sia sotto il punto di vista gustativo che dell’esperienza e il nostro impegno è volto alla valorizzazione non solo di Lariano, ma di tutto il territorio in cui ci troviamo, poiché siamo conosciuti anche all’estero. Per noi questa è la soddisfazione più grande – ha concluso -, ciò che ci spinge ogni anno verso il continuo rinnovo”.