L’economia forestale sta morendo: Astorre chiede al Governo di integrare i codici Ateco

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Fino ad ora la richiesta di integrare i codici Ateco per permettere la continuazione delle attività forestali non è stata presa in considerazione. Dopo la lettera del Sindaco di Lariano arriva l’interrogazione parlamentare urgente del Senatore Astorre

Ancora oggi le attività forestali e silvocolturali non sono ammesse a causa del coronavirus. E così l’economia forestale rischia di andare a picco perché il periodo ammesso dalla legge per eseguire i lavori nei boschi sta per terminare. A rischio non c’è soltanto il settore del legno ma anche la salute dei boschi cedui, che attendono la rimozione del legname tagliato. Tuttavia le attività in questione non sono ammesse dal DPCM che sospende le attività economiche non essenziali.

Di questo avevamo già parlato qualche tempo fa, quando il Sindaco di Lariano, Maurizio Caliciotti, aveva scritto a mezza Italia per chiedere l’integrazione dell’allegato 1 del DPCM n 6 del 22 marzo scorso. Il Primo Cittadino di Lariano aveva scritto al ministero, alla Regione e anche ai comandi dei Carabinieri Forestali. Sosteneva la necessità i permettere la prosecuzione delle attività forestali, anche perché si tratta di attività all’aria aperta e con un necessario distanziamento sociale.

Ora la richiesta del Sindaco larianese è recepita e ripetuta al Governo dal Senatore Bruno Astorre, potente segretario regionale del Pd del Lazio. Il Senatore ha presentato un’interrogazione parlamentare proprio per sapere se il Ministero dello Sviluppo Economico intende integrare l’allegato 1 del DPCM con i codici ateco chiesti da Lariano perché la questione delle utilizzazioni boschive non è solo una faccenda nostrana ma riguarda un comparto dell’economa nazionale.

Intanto l’interrogazione urgente di Astorre chiede al Ministero “se non ritengano opportuno modificare l’allegato 1 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo 2020, in ossequio a quanto previsto dall’ultimo periodo dell’articolo 1, comma 1, lettera a), integrando l’elenco delle attività produttive industriali e commerciali consentite, con l’inclusione delle attività di silvicoltura ed altre attività forestali e quelle riguardanti l’utilizzo delle aree forestali di cui ai codici Ateco, rispettivamente 02.1 e 02.2”. L’anno forestale sta finendo. La risposta alle esigenze del territorio si vedrà nei fatti.

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