Piano di Zona: a Lariano Consiglio unanime ma con due questioni da chiarire

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Ieri pomeriggio il Consiglio comunale di Lariano ha approvato all’unanimità la nuova convenzione per la gestione associata dei servizi sociali tramite il Piano di Zona con Velletri

È stato un Consiglio unanime quello che ieri pomeriggio ha approvato la nuova convenzione con cui il Comune di Lariano e il Comune di Velletri erogheranno i servizi socio-assistenziali tramite il Piano di Zona del Distretto H5. Maggioranza e opposizione hanno convenuto con la necessità di dare l’ok a una convenzione che è sostanzialmente imposta dalla normativa regionale.

Sulla gestione dei servizi sociali tramite il Piano di zona durante il dibattito sono però emersi due “gialli”. Il primo riguarda la gestione finanziaria del Piano di zona: la Consigliera Ilaria Neri durante il Consiglio ha fatto presente che la dirigente del settore sociale del Comune di Velletri in Consiglio comunale a Velletri avrebbe affermato che il Comune di Lariano deve dei soldi al Piano.

In particolare, a seguito di una precisa domanda posta dal Consigliere veliterno Felci, la dirigente verliterna avrebbe affermato che il Comune di Velletri attende dal Comune di Lariano il ristoro in “quota parte” del pagamento del lavoro di un dipendente della Velletri Servizi facente parte dell’Ufficio di Piano, riservandosi di rivedere i conteggi e darne comunicazione al Consiglio veliterno. “Apprendiamo così – ha commentato la Neri – che c’è un altro debito da onorare per l’ente“. Sul punto il Sindaco di Lariano, Maurizio Caliciotti, ha risposto che “non risultano debiti del Comune di Lariano né ci sono state richieste ufficiali di impegni o di somme da versare“, aggiungendo che “come nel passato da parte nostra si è detto che il Comune avrebbe contribuito con il personale“.

Altro punto che rimane un opaco è quello che riguarda i dati sui servizi e le prestazioni erogate a Lariano. Al problema posto dalle minoranze il Sindaco ha risposto di avere a disposizione dati aggregati e di aver chiesto dal 2012 agli uffici “dei dati disaggregati per conoscere meglio la situazione così da intervenire con più consapevolezza“, senza però avere risposta.

Unanime anche l’adesione al Plastic free challenge

Maggioranza e minoranza hanno trovato l’unanimità anche su un altro punto: l’eliminazione della plastica dai servizi pubblici (tra cui la mensa) e dal Comune. La mozione presentata dalla Consigliera Sabrina Verri è stata discussa e integrata con quanto fin ora fatto dall’Amministrazione, su cui ha fatto il punto l’assessore Fabrizio Ferrante Carrante. Durante la discussione il Consigliere Sergio Bartoli ha chiesto con forza l’espresso divieto di utilizzo della plastica nei servizi pubblici (cioè mensa scolastica, servizi comunali e sagre) e, anche dopo questo intervento, al termine è stata approvata all’unanimità la mozione di adesione al “Plastic free challenge” lanciato dal Ministero dell’Ambiente. Una mozione in cui si sono integrati gli orientamenti di tutti.

Ok a maggioranza al nuovo regolamento delle entrate

Il nuovo regolamento delle entrate è stato invece approvato a maggioranza con l’astensione della minoranza. Sul punto gli orientamenti sono stati leggermente differenti. Dalla minoranza i Consiglieri hanno messo in evidenza la riduzione del numero di rate che si possono concedere a chi è debitore del Comune. Il Consigliere Bartoli ha invece ritenuto che “è giusto che tutti paghino” affermando che “a parte i casi particolari che vanno analizzati e valutati in modo particolare, non è giusto continuare ad essere indulgenti con chi da decenni continua a non pagare le tasse, anzi per queste persone le rate previste sono anche troppe”. “Bisogna tenere conto delle difficoltà di chi davvero ha bisogno con un regolamento apposta – ha aggiunto Bartoli -, però chi non paga e mette in difficoltà la stessa Amministrazione nell’erogare i servizi pubblici va perseguito con fermezza“.

Il Sindaco Caliciotti ha spiegato infine che la revisione del regolamento è stata proposta dal responsabile del servizio anche a seguito dei rilievi del Revisore dei Conti. “Il regolamento – ha detto Maurizio Caliciotti – prevede trentasei rate per i nuovi accertamenti e quarantotto rate per i vecchi accertamenti: la modifica si è resa necessaria anche alla luce della normativa in materia e tenuto conto che il Comune ha milioni di euro di crediti accumulati da incassare“. Il punto è stato alla fine approvato con l’astensione delle minoranze.

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