Sovrastimati gli incassi della discarica, lavoratori di Lazio Ambiente “in agonia”

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Prosegue l’agonia dei lavoratori della società regionale

Ancora una volta i lavoratori di Lazio Ambiente salteranno lo stipendio. Con una nota l’amministratore unico della società di proprietà della Regione ha infatti comunicato l’impossibilità di pagare gli stipendi di ottobre. “Al momento – ha scritto ieri Narda – non è possibile la corresponsione delle retribuzioni relative al mese di ottobre. Confidiamo, di qui ad una settimana, di poter corrispondere un acconto sulle retribuzioni in oggetto con gli incassi dei Comuni, ritenendo possibile la corresponsione del saldo successivamente agli incassi dei conferimenti in discarica previsti nelle prossime settimane“.

Il pagamento delle retribuzioni era stato promesso la settimana scorsa, sull’onda della riapertura della discarica. Tuttavia sembrerebbe che proprio gli incassi della discarica potrebbero essere stati sovrastimati. E visto che i prossimi soldi della discarica dovrebbero arrivare a Lazio Ambiente a dicembre, il pagamento delle retribuzioni dipenderebbe da alcuni pagamenti promessi dai Comuni.

La situazione in Lazio Ambiente rimane quindi “pesante”. I lavoratori devono percepire ancora il saldo dello stipendio di settembre e la quattordicesima: un ritardo che non può essere sopportato, se non con stenti e sacrifici, da famiglie e persone che devono pagare finanziamenti e mutui. Nel comparto le notizie che arrivano ai lavoratori sono le più disparate e nel segno dell’instabilità. Dopo l’avvio delle procedure per il riassorbimento dei lavoratori di cantiere in “Minerva”, cosa che non è ancora avvenuta, si prospetta in Lazio Ambiente un cambio al vertice, inoltre dalla Regione arriverebbero notizie della volontà di razionalizzare l’intero comparto di raccolta dei rifiuti nel 2020. Una situazione che non lascia tranquilli.

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