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Il sindacato della Polizia Locale annuncia una manifestazione per il 15 gennaio prossimo a Roma. Marchetti: “Non vogliamo più soldi ma una legge che ci consenta di offrire un servizio migliore ai cittadini”
Il SULPL, Sindacato Unitario Lavoratori della Polizia Locale, ha indetto uno sciopero per sabato 15 gennaio, con presidi in tutti i capoluoghi di Regione per protestare contro la mancata riforma della Polizia Locale. “Non stiamo protestando per chiedere più soldi o diritti – afferma Guglielmo Marchetti, Segretario provinciale Sulpl di Roma – ma per poter finalmente avere una legge, attesa da 30 anni, che ci consenta di poter davvero offrire un servizio migliore alla cittadinanza”.
“Tanto per fare un esempio – prosegue il sindacato -, oggi siamo considerati impiegati in divisa, quindi i sindaci sono costretti, come accaduto giorni fa a Roma, a dare la produttività legandola al lavoro. Se può andare bene per quel personale amministrativo e tecnico che deve disbrigare pratiche sociali, tributarie, edilizie o commerciali – affermano dal sindacato -, per un poliziotto locale la produttività viene legata all’aumento del numero di multe e questo perché il Contratto Nazionale è il medesimo, sia per chi mette timbri e sia per chi deve garantire invece la sicurezza urbana, ma non facciamo le stesse cose. Appunto chiediamo di inserire nella Riforma un comparto contrattuale pubblico ed esclusivo per le Polizie Locali”.
“Il testo licenziato dalla Commissione Parlamentare era quasi perfetto – ha aggiunto Giulio Terribile, Segretario territoriale di Ariccia e Castelli Romani – poi è subentrato il parere del Ministero dell’Interno che ha completamente stravolto il senso di quella legge, andando a rimettere tutta una serie di lacci alle nostre qualifiche, che però servono solo per limitare ulteriormente la nostra capacità di difendere i cittadini e questo non va bene, perché continueremo a non avere una chiara identificazione, esattamente come ora.”
“Il 15 gennaio saremo con un presidio sotto la Presidenza della Regione Lazio, perché le Funzioni Locali comprendano che l’inefficienza portata da questa proposta di legge non darà loro gli strumenti per rispondere alle esigenze della cittadinanza e, di fatto, non cambierà quasi nulla” hanno concluso i due sindacalisti.
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