Biometano del Colubro: Libanori e Serangeli chiedono il “no” della Città Metropolitana

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Una elaborazione grafica della Biometano ipotizzata

Il “no” alla Biometano del Colubro arriva anche in Consiglio Metropolitano. A chiedere che l’ente guidato da Virginia Raggi si opponga al progetto è il Consigliere Metropolitano Giovanni Libanori del Gruppo Conservatori e Riformisti, che ha raccolto la richiesta dell’assessore e vice sindaco di Artena, Ileana Serangeli.

La mozione è stata presentata il 29 marzo scorso e vuole impegnare il Sindaco Metropolitano a contestare la costruzione dell’impianto “avulso al territorio e non in armonia con le tradizioni agroalimentari locali, e ragione più importante che potrebbe recare gravi danni alla salute della nostra popolazione”.

Il disposto della mozione che sarà discussa nel prossimo Consiglio metropolitano è il seguente:

“Il Consiglio metropolitano della Città di Roma Capitale impegna la sindaca e tutta l’amministrazione di predisporre immediatamente tutti gli atti per verificare se l’amministrazione della città metropolitana è stata mai convocata ad un tavolo o conferenza di servizio, anche perché la stessa era ed è interessata sia sotto l’aspetto ambientale sia sotto quello della viabilità. In entrambi i casi, cioè sia nella convocazione o nella non convocazione, l’Amministrazione non risulterebbe aver dato nessun parere, e quindi capire le motivazioni di tutto ciò. Ad esprime la totale contrarietà all’ipotesi di impianti per il trattamento dei rifiuti sul proprio territorio; altresì, di esprimere a nome di codesto Ente l’indirizzo politico – amministrativo di contestare la costruzione di un impianto di trattamento dei rifiuti organici avulso al territorio e non in armonia con le tradizioni agroalimentari locali, e ragione più importante che potrebbe recare gravi danni alla salute della nostra popolazione”.

Ileana Serangeli

“Ritengo che sia un passaggio molto importante – ha commentato l’ass. Ileana Serangeli -, in quanto tutti gli amministratori, comunali, provinciale e regionali, devono poter dire la loro su un impianto di tale natura, e dovrebbero farlo con un “Parere espresso”. Ringrazio il consigliere metropolitano Giovanni Libanori per aver sposato le nostre istanze e per essersene fatto promotore. Mi auguro che il Consiglio accolga la mozione all’unanimità”.

“Dalle carte che ho letto, la lavorazione di settantamila tonnellate di rifiuti mi sembra sproporzionata per la zona o quantomeno per Artena – ha dichiarato Giovanni Libanori -. A livello di sostenibilità sulla viabilità, le strutture non mi sembrano adeguate, c’è inoltre il problema di salvaguardare una parte dell’agro-forestale che della provincia di Roma ha fatto la storia. Non sono per il no a prescindere ma bisogna trovare dei luoghi adatti e cioè: non in prossimità di centri abitati, non all’intersezione di due paesi come Artena e Lariano, non a ridosso di territori agro-forestali. Bisogna trovare dei siti che rispettino soprattutto la salute umana, la viabilità, e il contesto territoriale. Il sito che hanno trovato ad Artena non è invece compatibile per tutto questo. Un impianto lì non c’entra niente – ha aggiunto Libanori -, a maggior ragione che c’è un impianto di depurazione sequestrato. Non esiste che la Città Metropolitana non abbia presentato un parere: per questo chiedo alla Sindaca Raggi come la pensa, anche politicamente, su questa storia. Siccome è un tema sensibile ringrazio chi mi ha dato la possibilità di parlarne e di presentare questa mozione che ritengono molto importante per la provincia di Roma”.

 

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