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I tagli alle Province e la modifica dell’assetto istituzionale lascia soddisfatti?
C’era una volta la Provincia di Roma. Ente con elezione diretta dei Consiglieri e del Presidente. In Consiglio provinciale c’era anche la possibilità di eleggere un proprio candidato di zona che stimolasse gli uffici e programmasse le attività istituzionali. La la lista degli eletti di zona è stata lunga: come presidenti di zona si ricordano Canzoneri, Fregosi, Ciarla e Moffa; come Consiglieri Latini, De Castris, Angelini, Cugini, Cesaroni e Miele. Tutti eletti del territorio che, nella propria ottica, hanno lavorato per il territorio e venivano contestati e/o discussi in prima persona dagli elettori.
Poi è arrivata la riforma delle Province, che sono diventate enti di secondo livello. I componenti sono cioè eletti dai Consiglieri comunali e non dai cittadini, tant’è che in quanti sanno chi è il Consigliere metropolitano “di zona”? I dipendenti dell’ex Provincia sono però rimasti. Con quale risultato? Un minor controllo democratico sul territorio per le attività di competenza della Città Metropolitana, minori interventi di manutenzione e minor impulso politico alle cose da fare.
Qualche esempio?
Di esempi ce ne sono molti. Se qualcuno è passato ieri su via Ariana, su via Velletri (nel territorio di Artena), ha trovato di certo un lago. Le cunette provinciali sono di competenza dei cantonieri che, in numero sempre minore, non riescono a far fronte alle pulizie. Stesso discorso per le buche che si stanno riformando su via Ariana.
Su via Tuscolana la situazione delle ultime settimane è d’esempio. La ditta sta facendo i lavori di asfaltatura ma l’immondizia sui bordi delle strade non viene ancora raccolta tanto che il Comune di Artena starebbe predisponendo un’ordinanza per la pulizia “in danno” alla Città Metropolitana.
A Colleferro, per il “Cannizzaro” non emergono ancora novità sulla sistemazione della palestra, che da tempo è attesa. Gli studenti sono andati sia da Sanna, che è Consigliere provinciale, sia dalla Raggi, che è Sindaco Metropolitano. Per ora però il problema non sembra essere risolto. Oggi, dunque, l’ex Provincia pare sempre più lontana e sempre più simile ad un ente che andrebbe di nuovo riformato.