Libri di scuola: dalla “scelta democratica” alla fornitura unica, due modelli a confronto

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I Comuni di Lariano e di Artena gestiscono in maniera diversa la fornitura dei libri per gli alunni delle elementari. Ognuno ha pregi e difetti e in entrambi i casi, per legge, i fornitori devono anticipare i soldi

Il costo dei libri di testo per gli alunni delle scuole elementari viene pagato dai Comuni. Ognuno lo fa però in modo diverso, creando dei “modelli” di gestione con pregi e difetti. Così accade che mentre i fondi per il rimborso dei libri siano distribuiti dal Comune di Artena a più esercizi commerciali, a Lariano il fornitore è unico ed è individuato tramite un avviso pubblico che il Comune deve emettere. Un aspetto però non cambia: in entrambi i casi la legge prevede che l’esercizio commerciale deve anticipare i soldi poi rimborsati dal Comune.

Il “modello Artena”

Il modello di gestione adottato dal Comune di Artena ha fatto sparire le vecchie “cedole” e viene considerato in Comune economicamente “più democratico“. Qualsiasi esercizio commerciale che intende offrire il servizio e ricevere il rimborso dal Comune può farlo. Il negozio deve quindi prendere l’ordinazione dei libri, acquistarli, consegnarli e poi presentare fattura al Comune (con tutti i documenti necessari) indicando il beneficiario della fornitura. Il Comune controlla che i beneficiari siano residenti ad Artena e rimborsa le fatture. Il pregio del “modello” è sostanzialmente uno: è l’utente a scegliere da chi fornirsi, magari vicino al luogo di lavoro o da qualche conoscente o dal fornitore più cortese, decidendo a chi andranno i soldi pubblici. Il difetto: può capitare di doversi impegnare nella ricerca del fornitore. Di certo c’è che ad Artena da diversi anni non ci sono esercizi che effettuano il servizio.

Il “modello Lariano”

Il metodo di gestione adottato da Lariano è sostanzialmente diverso. Il Comune annualmente, già da diversi anni, pubblica un avviso con il quale individua un unico fornitore dei libri di testo. Tale fornitore viene scelto in base al minor prezzo e ai servizi aggiuntivi che offre. I libri vengono poi consegnati agli studenti direttamente sul banco il primo giorno di scuola. È questo un modello che viene preferito a Lariano perché “dà un servizio alla cittadinanza“. Il pregio è che le famiglie non devono cercare il proprio fornitore: pensa a tutto il Comune tramite il fornitore. Il difetto: è che un solo fornitore “vince” con la propria offerta tutti i fondi a disposizione, dovendo però anche anticipare tutti i soldi messi a gara.

Soldi e tempi di pagamento

A seconda del modello che si sceglie cambiano anche i possibili esercizi commerciali che possono offrire il servizio. Nel caso del Comune di Artena l’esercizio commerciale può decidere di fornire anche pochi libri e quindi anticipare relativamente pochi soldi: nel totale i fondi impegnati annualmente sono circa 25 mila euro. Nel caso del Comune di Lariano il fornitore che partecipa al bando deve avere la forza economico-finanziaria per anticipare circa 20 mila euro.

Altro aspetto rilevante sono i tempi di pagamento. Gli uffici del Comune di Artena anche ieri hanno ribadito che attualmente le fatture “vengono pagate entro 30 giorni dalla completa presentazione e solo in qualche caso entro i 60 giorni“. A Lariano i tempi di pagamento sono più brevi e vanno dai 20 ai 28 giorni dalla completa presentazione della fattura. Le differenze nei tempi di pagamento dipendono da fattori interni all’organizzazione dei Comuni e alle disponibilità di cassa.

Se si va infine a vedere qual è il guadagno dell’esercizio commerciale, si capisce perché diverse attività non intraprendono questa strada mentre altre sì. All’esercente va una percentuale che oscilla dal 10 al 18 percento del prezzo di copertina, inoltre i grossisti vanno pagati “allo scarico” mentre i soldi vengono presi al termine. Sembra trattarsi quindi di un’attività destinata sempre più a due tipologie di esercenti. Nel caso di Lariano a quelli grandi che non hanno problemi per anticipare soldi e puntano a massimizzare i guadagni. Nel caso di Artena a quelli piccoli che accettano piccoli ordinativi più per dare un servizio alle famiglie che per puntare al guadagno e a quelli medio-grandi che si accaparrano i clienti.

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