“Destra Avanti”, Manuel Mancini presidente: “Siamo associazione politica”

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Il giornalista Mancini scende nel campo della politica. Calabrese presidente onorario

Da sinistra: Christian Calabrese, Marco Pagliani, Annalisa Terranova, Miriam Gualandi, Manuel Mancini

“Destra Avanti è un’associazione politico-culturale, l’unica associazione politica del territorio. Non facciamo come altre associazioni che dicono di essere culturali: siamo un’associazione politica e lo diciamo forte”. Manuel Mancini, neo giornalista e da tempo collaboratore de ilquotidianodellazio.it, ha aperto in questo modo, ieri sera, la presentazione del libro “L’altro MSI” di Annalisa Terranova presso il ristorante “Il Federale”. Lo ha fatto da neo presidente di Destra Avanti, precisando che “si tratta di un’associazione apartitica che raccoglie tutte le persone che si sentono di destra, anche se di diversi orientamenti e partiti, con lo scopo di tutelare il territorio in cui nasce, cioè Artena e Valmontone”.

Mancini ha preso il posto di Valerio Macellari. Insieme al nuovo presidente, durante il convegno, è stato presentato anche Christian Calabrese nel ruolo di presidente onorario di Destra Avanti e Marco Pagliani quale segretario associativo. “Non ci occuperemo di politica a livello nazionale – ha dichiarato Calabrese – ma della politica comunale, occupandoci dei comuni del nostro territorio, cioè, per ora, Artena e Valmontone”.

“Destra Avanti è un’associazione di persone che si riconoscono nella destra – ha aggiunto Pagliani – e vogliamo rappresentare una destra che appunto guardi al futuro, cercando di evitare gli errori del passato, mandando avanti le idee di destra depurate da quegli errori”. “Ci tengo a dire – ha proseguito Pagliani – che siamo contro ogni forma di razzismo: anche se nel gruppo possono capitare persone che a volte vi inneggiano, cerchiamo di effettuare un’opera di moderazione. L’opinione di quelle persone – ha concluso – non è assolutamente quella dell’associazione”.

Quanto ai riferimenti culturali cui si ispira la nuova destra, oggetto di una nostra specifica domanda durante l’incontro, la risposta pubblica è per ora rimandata al futuro. “È una bella domanda – ha risposto il presidente Mancini – ma ne possiamo parlare per ora in privato perché questa serata è dedicata la libro di Terranova”.

Terranova, la destra e la riflessione sul passato dell’MSI

A parte le questioni di più interesse politico locale, la serata moderata da Miriam Gualandi è stata dedicata proprio alla storia del Movimento Sociale Italiano. Una storia su cui ha riflettuto Annalisa Terranova nel suo libro. Durante l’intervento, la giornalista de Il Secolo d’Italia ha affrontato anche temi d’attualità, come la bagarre a Roma per l’intitolazione di una strada a Giorgio Almirante.

“È simpatico che il primo incontro di una destra che guarda al futuro – ha dichiarato Terranova – sia dedicato ad un libro sul passato. Eppure è importante perché credo che la destra abbia molto bisogno di leggere, studiare e portare avanti un approfondimento culturale. La presentazione di un libro potrebbe far apparire la discussone un po’ nostalgica ma spero non sia così perché rispetto all’MSI molte leggende non sono corrispondenti al vero”.

“Oggi siamo in presenza della nascita di un neo antifascismo che si nutre di stereotipi e di leggende che non hanno aderenza rispetto alla storia della destra italiana. A quel neo antifascismo – ha proseguito la Terranova – manca un approccio culturale onesto a ciò che la destra è stata e a mio avviso anche gli attuali leader dei partiti di rappresentano la destra dovrebbero fare un approfondimento storico-culturale”. La giornalista ha quindi accennato alle varie correnti del Movimento Sociale Italiano, soffermandosi sulla figura di Giorgio Almirante. “A mio avviso chi ha criticato la scelta di intitolargli una strada – ha affermato la Terranova – non ha colto il vero merito storico che ha avuto Almirante rispetto agli italiani, cioè di aver traghettato i neofascisti nelle istituzioni democratiche attraverso le libere elezioni, dando una casa a chi, altrimenti, sarebbe rimasto fuori dal sistema democratico”.

La Terranova ha quindi ritenuto “meritorio l’approfondimento culturale sulla destra”, mettendo però anche in guardia la nuova destra. “L’MSI – ha affermato – non bisogno usarlo come specchietto elettorale: prima bisogna vedere quali valori ha incarnato realmente e quali battaglie ha portato avanti. Nel Movimento c’erano filoni di discussione importanti come quelli sugli effettivi mandanti dello stragismo, sulle derive terroristiche, sulle ingerenze straniere e sulla battaglia, che univa tutto l’MSI, dell’elezione diretta del Presidente della Repubblica”. “Oggi andare a trovare gli eredi dell’MSI – ha concluso Annalisa Terranova – sarebbe molto infecondo”. Per chi vuole approfondire la questione, il libro è “L’altro MSI” (Giubilei Regnani, pp. 170, euro 15).



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