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Rigenerazione urbana: le opportunità della nuova legge nel convegno di ieri
Il Lazio si apre a nuovi interventi di rigenerazione urbana e di recupero edilizio. Che possono essere fatti sia dai Comuni, sia dai privati in accordo con gli enti pubblici. Il tutto al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini, adeguare gli edifici alla normativa sismica, qualificare il territorio e salvaguardarlo limitando il consumo del suolo. Tutto ciò è permesso dalla legge regionale 7/2017, che detta anche le linee di una nuova urbanistica negoziata tra pubblico e privato.
Il tema è stato approfondito ieri nel seminario aperto dall’intervento dell’assessore all’Urbanistica Claudio Crocetta e del sindaco Maurizio Caliciotti. A in luce le novità della legge regionale sono stati poi il Presidente del Collegio dei Geometri della Provincia di Roma, Bernardino Romiti, e Vittorio Meddi, Consigliere dello stesso Collegio, la Città Metropolitana. Sono quindi intervenuti l’arch. Gianni Gianfrancesco, dirigente dell’area Copianificazione e pianificazione negoziata, il personale dell’ufficio tecnico comunale e il prof. Stefano Gattamelata, docente di Giustizia Amministrativa all’Università di Teramo.
La legge regionale tocca anche altri temi. C’è quello della promozione e della tutela dell’attività agricola. Quello del rilancio dei territori degradati dal punto di visto economico e sociale. Tocca anche la promozione della della filiera corta e degli esercizi commerciali e della costruzione di edilizia residenziale pubblica.
Ma c’è di più: la legge prevede un sistema di premi di cubatura a chi rinnova gli edifici esistenti e dà la possibilità ai Comuni di valorizzare alcuni terreni di proprietà. Le opportunità della nuova legge regionale sono ormai “sul piatto” e starà a privati e enti pubblici coglierle per uno sviluppo sostenibile del territorio.