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L’assessore regionale aveva affermato: “I no vax si paghino le cure”. Codici: “Proposta assurda, il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione”
“Affermazioni inaccettabili”. L’Associazione Codici definisce così la strategia dell’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato che ha proposto di far pagare le spese delle terapie intensive alle persone che non si vaccinano e dovessero andarci a finire, come se, invece, chi non usufruisce del servizio sanitario nazionale possa chiedere di non pagare la relativa quota di tasse. L’amministratore regionale quelle affermazioni le aveva fatte in un’intervista a Il Messaggero in edicola ieri.
“Siamo rimasti allibiti di fronte alle dichiarazioni rilasciate dall’Assessore D’Amato – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – sia per la gravità delle stesse sia perché si vanta del fatto che non è una provocazione, ma una vera e propria strategia. Il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione, deve essere garantito a tutti i cittadini, a prescindere dalle loro idee. A maggior ragione poi se consideriamo la situazione particolare in cui ci troviamo, una pandemia che nel corso del tempo ha visto aumentare i dubbi sui vaccini, individuati inizialmente come unica strategia di salvezza, mentre invece ora giustamente si punta l’attenzione anche sulle cure”.
“Perplessità che arrivano pure dagli operatori sanitari – prosegue il responsabile dell’associazione in difesa dei consumatori -, che andrebbero ascoltati per l’esperienza maturata sul campo in questi mesi difficilissimi e non ignorati, come invece è successo finora. Non ci interessano i conti fatti da D’Amato – prosegue Giacomelli –, i calcoli su quanto pesano i no vax sul bilancio regionale, perché la salute non ha prezzo. Invitiamo, quindi, l’Assessore a rivedere la sua posizione, a fare rapidamente un passo indietro su questa assurda proposta, in caso contrario passeremo alle denunce per difendere il diritto di tutti i cittadini alla salute, che evidentemente la Regione Lazio vuole affossare”.
Da oggi vaccinazioni senza prenotazione
Intanto le vaccinazioni nel Lazio hanno raggiunto il 70% della popolazione con più di 12 anni. Rimane una quota consistente di ultra cinquantenni che non si vaccinano e che per l’età, secondo le autorità sanitarie, sono i più esposti ai rischi del covid. Per tutti, la Regione Lazio ha aperto alle vaccinazioni senza prenotazione. In ogni centro vaccinale regionale si può infatti andare per fare il vaccino dal 1° settembre. I punti vaccinali sono aperti tutti i giorni e sono ad accesso diretto per tutti gli over 12 (i minori devono andare con i genitori). Va portata la tessera sanitaria. I centri vaccinali della Asl Roma 5 e della Asl Roma 6 sono i seguenti:
- Drive In Valmontone Outlet – 9:00/18.00
- Casa della Salute Palombara Sabina – 8:00/14.00
- Colleferro Auditorium- P.zza 29 Marzo 1950 – 8:00/14.00
- Mentana – via Reatina angolo via Fermi – 8:00/14.00
- Palestrina Palaverde- 8:00/14.00
- Ospedale Subiaco – 8:00/14.00
- Tivoli Palazzo Cianti – 8:00/14.00
- CNR Monterotondo – 8:00/14.00
- Ospedale di Frascati – via Tuscolana 2 – 8.30/19.00
- Ospedale di Velletri – via Orti Ginnetti 7 – 8.30/19.00
- Ospedale di Anzio – via Cupa dei Marmi – 8.30/19.00
- Ospedale dei Castelli – via Nettunense km 11,5 Ariccia – 8.30/19.00
- Villa Albani in via Aldobrandini 32 ad Anzio – lun/ven 14-18.30, sab/dom 8.30-13
- Marino in viale XXIV Maggio – lun/ven 14-18.30, sab/dom 8.30-13