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Ci mancava la confusione sui dati: mentre i sindaci diffondo quanto comunica loro la Asl, il Dipartimento Epidemiologico della Regione Lazio divulga dati diversi che a volte combaciano altre no. E la questione riguarda Lariano, Colleferro, Valmontone e anche Artena
Oggi i Sindaci di Colleferro ed Artena hanno comunicato altri casi di positività al coronavirus. Le comunicazioni, che seguono quelle della Asl ai Comuni, non sembrano essere allineate con le notifiche trasmesse al Dipartimento Epidemiologico della Regione.
Il nuovo caso di Artena e il conto dei contagiati (e dei guariti)
Oggi il sindaco di Artena, Felicetto Angelini, ha comunicato un altro caso di positività al coronavirus. Si tratterebbe di una persona anziana che sarebbe ricoverata a Palestrina. Il caso positivo si va ad aggiungere agli altri e pare che il contagio non sia collegato a quelli già accertati: potrebbe essere avvenuto in una struttura sanitaria di un’altra Asl. Artena attualmente conta 19 casi attualmente positivi (4 ricoverati e 15 in isolamento domiciliare), una persona deceduta ma anche ben 4 persone guarite. Altre 3 persone che erano positive stanno attendendo l’esito dei tamponi post-quarantena, per verificare se sono guarite. Nel totale dunque la città ha visto verificarsi 27 casi di positività.
A Colleferro il Sindaco comunica il “settimo caso”
Qualche ora fa il Sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, ha comunicato la presenza di un nuovo caso di contagio. Si tratta di una persona ricoverata fuori città. È questo l’ottavo caso comunicato dal Comune di Colleferro, uno dei quali era di una persona proveniente dal Piglio.
Secondo il DEP i casi sarebbero di più o di meno, a seconda dei Comuni
C’è però una novità che crea confusione e incertezza e che proviene da un’altra Istituzione. I dati che diffondo i Sindaci di Artena, Lariano, Valmontone e Colleferro non corrispondono a quelli che diffonde il Dipartimento di Epidemiologia (DEP) della Regione Lazio. In alcuni casi, i numeri indicati dal DEP sono più alti di quelli dei Sindaci, in altri più bassi, in altri combaciano.
Il Dipartimento Epidemiologico ha dedicato al covid-19 una pagina riassuntiva in cui dice quanti casi del virus si sono verificati in ogni Comune della regione. I dati riportati sono quelli notificati al SERESMI (Servizio Regionale per l’Epidemiologia, Sorveglianza e controllo delle Malattie Infettive). Purtroppo la leggenda non è molto chiara ma sembrerebbe trattarsi dei casi totali, compresi i decessi e le guarigioni.
Fatto sta che già il 10 aprile scorso alle ore 17.00 il DEP indicava 27 casi su Artena mentre il Sindaco aveva ricevuto comunicazione soltanto di 26 casi (ora Angelini ne comunica 27). Il distacco è ancor più alto rispetto ai dati comunicati dal sindaco di Valmontone. Il 10 aprile il DEP ha attribuito 7 casi a Valmontone mentre le comunicazioni del sindaco sono ferme all’8 aprile con il quinto caso positivo.
Quanto a Colleferro, la pagina istituzionale del Comune parla oggi di “settimo caso”, mentre il DEP attribuiva a Colleferro 8 casi già venerdì scorso. Non è chiaro se l’ottavo sia il caso registrato all’ospedale riguardante una persona proveniente dal frusinate oppure no.
Quanto a Lariano le cose si ribaltano. Il sindaco nell’ultimo aggiornamento dell’8 aprile ha comunicato ben 20 casi attualmente positivi, a cui si aggiungono anche tre decessi (23 casi totali). Il DEP invece attribuisce a Lariano soltanto 18 casi, cioè due in meno degli attualmente positivi e cinque in meno dei casi totali registrati.
Le criticità che spiegano la confusione
Nessuno dubita che sia i dati dei sindaci sia quelli del DEP siano esatti. Purtroppo però sembra che l’organizzazione e la trasmissione dei dati non sia univoca. Secondo quanto ci risulta, i sindaci ricevono notizia dei casi positivi il giorno dopo rispetto all’esito del tampone. Dunque già questo fatto potrebbe spiegare il motivo per cui il 10 aprile scorso i dati non tornavano su Artena (secondo il DEP i casi erano 27, secondo il sindaco 26).
Qualche problema potrebbe poi esserci nella comunicazione delle persone non residenti ma domiciliate o dimoranti. Oppure di quelle che hanno lasciato la residenza in una città ma vivono in un’altra. Di certo i sindaci ricevono comunicazione di coloro che risultano residenti e sono positivi ma qualche ritardo o disfunzione potrebbe esserci negli altri casi, come anche per coloro che risultano positivi dopo essere stati ricoverati per altri motivi. E poi ci sono le inefficienze: come dimenticare che a Lariano il decesso di un’anziana con coronavirus è stato notificato al Comune con molti giorni di ritardo? Insomma, nell’emergenza ci mancava solo la confusione sui dati che viene incentivata dalla privacy.