Ora è vietato uscire dal proprio Comune, tranne che per “lavoro, assoluta urgenza e salute”

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Nuova ordinanza congiunta di Ministero della Salute e Ministero dell’Interno

Mentre si aspetta ancora il decreto che dovrebbe chiudere da domani le attività “non essenziali”, arriva una nuova ordinanza. L’ennesimo atto amministrativo che riduce la mobilità a tutela della salute pubblica. Si tratta di un’ordinanza congiunta del Ministero dell’Interno e del Ministero della Salute che precisa ulteriormente quanto già in vigore, sommandosi ai numerosi provvedimenti già emessi da Governo, Ministero della Salute, Regione e Comuni.

L’ordinanza prevede il divieto “a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”. L’ordinanza (che potete leggere qui) è in vigore da oggi e durerà “fino all’entrata in vigore di un nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri”. Non cambia molto rispetto al passato, se non che non si può andare a far spesa o comprare cose necessarie in un altra città. Tuttavia ci segnalano che ad esempio a Gavignano non c’è un supermercato. Come faranno? Lo spostamento verso il primo supermercato utile sarà considerato di “assoluta necessità”?

Ecco dove rintracciare la sequela di ordinanze in vigore

Questo è quanto. Chissà se a questa nuova ordinanza se ne sommeranno ulteriori, come avvenuto continuamente in questi quindici giorni tra ordinanze del Governo, della Regione o dei Comuni. Non ve le ricordate tutte? È comprensibile: mai si era visto un siffatto proliferare di ordinanze amministrative.

Per consultarle tutte non c’è nemmeno un sito unico in cui leggerle. Quelle del Governo sono qui. Ad esse si aggiungono quelle delle Regioni. Per la Regione Lazio, le ordinanze sono qui. Poi ci sono quelle dei Comuni (ad esempio Colleferro ha limitato lo sport a 500 metri dalla propria abitazione) ma per questo dovrete cercare sul sito di ogni singolo Comune. Tante ordinanze diverse, un’unica ipotesi di reato in caso di infrazione: inosservanza dei provvedimenti dell’autorità (e, a seconda dei casi, sanzioni amministrative).

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