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La donazione di un Liceo permette alla Asl di allestire 30 postazioni per medici e infermieri, che si aggiungono ad altre dieci nei locali aziendali. Ma i problemi non sono finiti: ecco le segnalazioni
Era evidente che i ritardi nella lavorazione dei tamponi e nel contact-tracing ci fossero. Ora la Asl Roma 5 lo ammette, chiede pubblicamente scusa e afferma che sta lavorando per rendere tutto più celere. Come? Anche grazie a una donazione di un liceo, che consiste in alcuni banchi. A dirlo è il direttore generale della Asl Roma 5, Giorgio Santonocito in una nota in cui l’azienda dice che ha avviato “misure straordinarie per velocizzare i tempi di refertazione e la comunicazione degli esiti dei referti dei tamponi”.
Le scuse del direttore generale della Asl Roma 5
“A causa della sensibile crescita dei positivi e dei relativi contatti – dichiara il direttore generale della Roma 5, Giorgio Santonocito –, aumentati rispetto a marzo e aprile quando vigeva il lockdown, nei giorni scorsi abbiamo registrato ritardi oggettivi nella comunicazione dei referti dei tamponi ma anche nei tempi di refertazione da parte laboratori. Tra i laboratori ora possiamo contare anche su quello di Tivoli, la cui capacità sta crescendo progressivamente con l’obiettivo di raggiungere l’autosufficienza”.
“Negli ultimi giorni – prosegue la nota – proprio per affrontare queste criticità è sceso in campo un gruppo di lavoro di circa trenta persone, tra medici e infermieri. L’Azienda ha allestito per loro, grazie alla donazione di banchi da parte del Liceo Spallanzani di Tivoli, che si ringrazia, 30 postazioni presso Palazzo Cianti visto che attualmente l’attività didattica non è in corso. Che si aggiungono a quelli disponibili presso il Sisp e quelli in Direzione sanitaria, oltre una decina“.
“Mi scuso – dichiara Santonocito – con l’utenza e con le amministrazioni comunali per i ritardi che, grazie alla squadra messa in campo, che si aggiunge al personale del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (SISP), in difficoltà nonostante il personale sia stato decuplicato nei mesi scorsi- si sta risolvendo e troverà definitiva sistemazione entro mercoledì prossimo. Ringrazio tutto il personale per il grande lavoro svolto e che svolge in un contesto epidemiologico in evoluzione che richiede a tutti noi grandi sforzi”.
Intanto c’è chi ancora aspetta l’esito del tampone
Malgrado le scuse e l’assicurazione che la Asl accelererà, c’è ancora chi attende l’esito del tampone. Da Valmontone ci viene segnalato che, almeno in un caso, chi ha fatto il tampone il 20 ottobre scorso attende ancora di sapere l’esito. Altri, da Labico, ci segnalano che non avendo ricevuto l’esito del tampone di uscita hanno terminato l’isolamento con il consenso della Asl: i 21 giorni sono terminati prima che arrivasse l’esito del test. Altri, da Artena, ci segnalano ancora di non aver ricevuto risposte. C’è addirittura chi dopo aver atteso del tempo ha deciso di rifare il tampone: è andato a Colleferro e in breve ha ricevuto la risposta.
Le segnalazioni sui tamponi eseguiti a Labico: molecolari o antigenici?
Nei giorni appena passati, dopo che abbiamo pubblicato la notizia dei forti ritardi nella comunicazione dell’esito dei tamponi, e sull’“abbandono” delle persone in quarantena e in isolamento, ci sono arrivate nuove segnalazioni. Nemmeno a farlo a posta, le segnalazioni riguardavano il dirve-in di Labico. Ad esempio Simonetta, di Zagarolo, ci ha segnalato che seppur si dica che a Labico fanno solo i tamponi molecolari “dopo quattro ore di fila e dopo aver fatto il tampone la risposta ci è stata data dopo un’ora quindi il tampone non era molecolare ma antigenico. Cosa confermata anche dal nostro medico. C è qualcosa che non va”.
Il racconto di Antonella
Una segnalazione analoga ci è arrivata da Antonella di Zagarolo che il 26 ottobre, con richiesta medica per tampone molecolare, è andata alle sei di mattina al drive-in di Labico. “Poiché il mio medico curante mi aveva prescritto tale tampone – racconta -, non mi sono recata in un centro privato dove effettuano ad oggi soltanto “tamponi rapidi”, ma non molecolari, e dove, con soli 22 euro mi sarei evitata l’alzataccia e la vergognosa fila, ma ho scelto il Centro ASL drive-in di Labico per effettuare il tampone molecolare”. Prosegue Antonella:
Metti "Mi piace" per rimanere aggiornatoDopo ben cinque ore di fila – prosegue Antonella –, perché hanno aperto alle 10 invece che alle 9 per effettuare una sanificazione (questo ci è stato detto), arriva il mio turno. Sono il n.39. Mi sottopongo al tampone molecolare e poi mi viene detto di andare con il “numeretto,” che mi viene consegnato, all’entrata del drive-in per avere indicazioni. Mi dicono che dopo circa un’ora e trenta avrei avuto la risposta. La risposta di un tampone molecolare arriva dopo due/tre giorni circa.
A quel punto sento il mio medico, perché, non essendo io un medico temo di poter sbagliare, ma invece mi conferma ciò che pensavo. Mi era stato effettuato un tampone rapido, invece del molecolare, a mia insaputa e contravvenendo a quello che aveva ritenuto opportuno per me il mio medico. Il giorno dopo, stessa storia succede a mio cognato, il quale, essendo a conoscenza della mia storia, chiede al momento opportuno se quello che gli stanno per fare è un tampone molecolare. La risposta è si. Invece, anche a lui risposta dopo un’ora.
Ieri sono tornata sul posto due volte per avere dovute spiegazioni. Nessuno del drive-in ha avuto l’accortezza di affacciarsi fuori dal gazebo per darmi le dovute spiegazioni, ma mi riferivano tramite guardie giurate, le quali riportavano spiegazioni contraddittorie (a me ed altri malcapitati in fila!) dicendomi anche che coloro che effettuano in quel drive-in i tamponi decidono quale fare, se il rapido od il molecolare, contravvenendo ad una prescrizione medica e senza neanche comunicarlo all’interessato, che eventualmente può accettare o meno. Mi sembra quantomeno assurdo! Comunque, oggi, entrambe le volte mi è stato proposto, dalle guardie giurate un tampone molecolare immediato! A questo punto vorrei vederci un po’ chiaro in questa faccenda. Come funziona veramente questo drive-in di Labico?”