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Mentre al Valmontone Outlet sta per aprire il più grande drive-in d’Italia, i medici di base sono ancora senza vaccini anti-Covid19 per i pazienti. Il sindacato autonomo chiede certezza anche sulla concessione dei locali delle Asl ai medici che vogliono vaccinare
Malgrado le grandi strutture vaccinali, il problema è sempre il numero di vaccini disponibili. Il 19 aprile prossimo aprirà il drive-in del Valmontone Outlet visitato ieri da Zingaretti ma intanto i medici di base non hanno i vaccini per i loro pazienti. Il sindacato autonomo dei medici (lo Snami) ha chiesto infatti alla Regione delle certezze.
Quali certezze? Certezze su numero di dosi, sui tempi di consegna e sulla tipologia di vaccini che saranno consegnati ai medici di famiglia nelle prossime settimane. E poi lo Snami ha chiesto di sapere quando le Asl metteranno a disposizione i locali ai medici di base che ne hanno bisogno proprio per effettuare le vaccinazione. Un problema che nelle nostre Asl riguarda più che altro la Roma 6. Il tutto per “procedere alla programmazione degli appuntamenti dei pazienti non ancora vaccinati ed, in particolare, di quelli “estremamente vulnerabili”, dei “fragili” e degli ultra-80enni da vaccinare a domicilio”.
Ironia della sorte, proprio ieri a Valmontone l’assessore regionale alla Sanità, D’Amato, ha chiesto al Governo la stessa cosa: certezza sulle forniture e sui tempi. “Ci devono dare i vaccini – aveva detto D’Amato – e ci devono dire quando arrivano nelle prossime settimane e nel mese di maggio e che tipo di vaccini arriveranno”. Insomma, malgrado le grandi strutture a disposizione, malgrado le campagne di marketing e comunicazione, la realtà è un’altra. Dal medico di base all’assessore alla Sanità della Regione tutti chiedono quando arriveranno i vaccini contro il coronavirus.
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