Vaccino, tocca ai Carabinieri: a Valmontone da Colleferro, Palestrina, Tivoli e Subiaco

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Oggi al Valmontone Hospital sono partite le somministrazioni del vaccino contro il coronavirus per duecento Carabinieri

Tocca ai Carabinieri fare il vaccino contro il coronavirus. Quelli della zona lo stanno facendo al Valmontone Hospital. Da oggi i militari dell’Arma delle Compagnie di Colleferro, Tivoli, Palestrina e Subiaco hanno iniziato la “fila” per ricevere il vaccino. Si tratta nel totale di duecento militari del comprensorio. Cento Carabinieri sono stati vaccinati oggi e altri cento lo saranno domani. Il vaccino in questione sarebbe l’AstraZeneca e, a quanto è dato sapere, il richiamo sarà fatto a maggio.

Come funziona il vaccino AstraZeneca

I tempi di richiamo del vaccino dato ai Carabinieri sono diversi dal vaccino della Pfizer perché si tratta di un prodotto che funziona diversamente. “Rispetto ai vaccini di Pfizer/BioNTech e Moderna, entrambi a base di mRNA – spiega l’Istituto Superiore di Sanità -, quello di AstraZeneca e Università di Oxford sfrutta un approccio diverso per indurre la risposta immunitaria dell’organismo verso la proteina spike“.

“In particolare – si legge sul sito dell’ISS -, si tratta di un vaccino a vettore virale che utilizza una versione modificata dell’adenovirus dello scimpanzé, non più in grado di replicarsi, come vettore per fornire le istruzioni per sintetizzare la proteina spike di SARS-CoV-2. Una volta prodotta, la proteina può stimolare una risposta immunitaria specifica, sia anticorpale che cellulare. La tecnologia è la stessa alla base del primo vaccino approvato per Ebola alla fine del 2019″.

Alla produzione del vaccino AstraZeneca ha collaborato la Advent-IRBM di Pomezia. “Rispetto ai vaccini a mRNA – aggiunge l’ISS -, questa tecnologia presenta una maggiore stabilità che non richiede temperature eccessivamente basse per la conservazione e il trasporto. Sono in corso studi per testare l’applicazione della stessa tecnologia contro altri virus, tra cui HIV e Zika”.

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