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Coronavirus – Nell’intervista esclusiva al direttore generale della Asl Roma 5: la situazione epidemiologica nella Asl e nei Distretti di Colleferro e di Palestrina, i 50 casi di quarantena e i 15 positivi ad Artena, la gestione dei tamponi, la conversione dell’Ospedale di Palestrina in Covid-Hospital, il rischio delle case di riposo come nuovi focolai, il futuro dell’ospedale di Colleferro e della sanità di prossimità
“Nella nostra zona abbiamo probabilmente già toccato il picco”. A dichiararlo è il Direttore Generale della Asl Roma 5, dott. Giorgio Giulio Santonocito. Nell’intervista (in fondo all’articolo) resa ieri sera in esclusiva a questo giornale il Santonocito affronta i temi di attualità dell’emergenza coronavirus e anche quelli sul futuro assetto del servizio sanitario locale. Spiega come è strutturato il Covid Hospital di Palestrina, perché è stato scelto al posto dell’ospedale di Monterotondo, quali sono le dotazioni e perché è sicuro anche per la popolazione. Risponde alle richieste che arrivano al territorio di spostare i reparti materno-infantili da Palestrina a Colleferro e spiega in che modo la Asl sta monitorando case di riposo e comunità alloggio per anziani.
Una parte dell’intervista riguarda anche il numero di tamponi che vengono fatti nella Asl Roma 5 e i cinquanta casi di quarantena preventiva ad Artena, cui si sommano 15 casi positivi (come ha dichiarato il sindaco Angelini). Santonocito rispetto ad Artena ha spiegato che la gravità della situazione la dà il numero di focolai attivi e che l’eventuale applicazione di una zona rossa, di cui per Artena al momento non si parla, viene decisa dallo Spallanzani.
Altri temi trattati: la dotazione di mascherine e dispositivi di protezione individuale ai medici e al personale sanitario e il futuro dell’ospedale di Colleferro. In particolare il direttore, alla luce dell’attuale emergenza, ha sostenuto la necessità di rafforzare i presidi ospedalieri e territoriali dopo l’emergenza e di attivare le “Case della Salute” previste dalla Regione.