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Dai negozi ai campi coltivati, gli aumenti dei prezzi dell’energia e delle materie prime colpiscono agricoltori e commercianti
Gli aumenti delle bollette energetiche prime si fanno sentire anche ad Artena, Valmontone, Lariano, Colleferro e Velletri. Dai campi coltivati ai negozi di vicinato, tutti sono preoccupati degli aumenti. I guadagni si sono ridotto sensibilmente e soprattutto le piccole attività, già preoccupate per costi del lavoro e affitti, non ce la fanno.
L’Aspal: “Serve un intervento immediato”
“Il caro bollette ed il costo esagerato anche del gasolio agricolo – dice Stefano Giammatteo, dell’Aspal -, sta innescando un nuovo meccanismo che ha portato a lievitare i costi fissi di produzione nel nostro settore agricolo, senza precedenti. Mentre in altri paesi europei i prezzi corrono, in Italia invece i compensi riconosciuti a noi agricoltori ed allevatori, come abbiamo già detto in passato molte altre volte, a malapena riescono a coprire i costi“.
Secondo il presidente dell’associazione dei produttori agricoli laziali i “prezzi di vendita, spesso inadeguati, vanno ad impattare negativamente con questo enorme aumento dei costi energetici e del gasolio agricolo che, sommato all’aumento dei fertilizzanti e dei concimi, non fa altro che aggravare i bilanci delle nostre aziende“.
L’appello degli agricoltori è dunque quello di contenere la bolletta energetica nelle campagne “per poter garantire la continuità della produzione agricola ed alimentare, che mai come oggi,in questo periodo di pandemia, è stata messa così a dura prova”.
Inoltre l’associazione chiede di arrivare a degli “accordi fra tutti i componenti della filiera agricola per garantire una più equa distribuzione del valore, in modo tale da salvare aziende agricole e zootecniche e mantenere anche milioni di posti di lavoro in agricoltura, che mai come adesso, sono così in pericolo”.
L’Associazione commercianti di Colleferro: “Costi quintuplicati, tanti a forte rischio chiusura”
Sul fronte del commercio le cose non vanno certo meglio. Da Colleferro l’Associazione dei Commercianti, presieduta da Pino Capuano, lancia l’allarme. “Molte attività si sono viste quintuplicare i costi per l’energia e sono prossime alla chiusura anche perchè non si tratta di costi differibili: o paghi subito o ti staccano tutto”.
Secondo l’associazione sono “a forte rischio chiusura le attività che ultimamente hanno avuto maggiore diffusione anche nella nostra città ossia: bar, ristoranti, pizzerie e altri“. “Forse – prosegue Capuano – qualcuno inizierà a capire che il tempo degli annunci è finito e continuare a tergiversare sul tema ormai non serve più”.
L’associazione di Colleferro chiede di avviare un confronto tra la categoria, gli imprenditori e l’Amministrazione comunale per “programmare subito il nostro futuro e mettere in campo immediatamente tutte le misure per scongiurare questa ulteriore batosta che colpisce le nostre imprese e ci obbligherà a chiudere”.
“L’ennesimo colpo alle nostre attività”
“Le bollette energetiche sono l’ennesimo colpo alle nostre attività” sottolinea un commerciante di Artena. “La verità – aggiunge – è che siamo tutti in difficoltà, perché le famiglie non hanno i soldi e tutte le materie prime, compreso il latte, stanno aumentando mentre la domanda dei consumatori si riduce”.
E poi c’è chi, in questa situazione di grave difficoltà economica, non condivide le priorità del Governo nazionale. “Ci sono tanti problemi – afferma un commerciante di Artena – e non capisco proprio come sia possibile che il Governo mandi le forze dell’ordine a controllare i green pass nei negozi, invece di tante altre cose più gravi. Così invece di aiutarci ci creano un’ulteriore difficoltà“.