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L’ex assessore all’Urbanistica, ora non più in maggioranza, spiega cosa sta accadendo su alcuni dei più rilevanti investimenti in atto a Valmontone
A Valmontone due grossi interventi urbanistici e commerciali sono al palo. Si tratta del Piano di Zona di Colle della Vecchia e dell’ex Città della Musica. Per entrambi le date dei lavori erano state annunciate, ma gli annunci non si sono realizzati. Su Colle della Vecchia, tra l’altro, il Comune è in lite con il consorzio.
Il gruppo di privati ha infatti impugnato al Tar alcuni atti della Giunta. Su tutti e due i lavori nei mesi scorsi ci sono stati confronti tra il sindaco Alberto Latini e l’ex assessore Marco Gentili, oggi non più in maggioranza. Gentili conosce bene le vicende urbanistiche, essendone stato assessore.
Per Colle della Vecchia il sindaco Latini aveva detto che i lavori sarebbero partiti entro novembre, di recente ha affermato che invece partiranno a gennaio. Pensa che ciò avverrà?
“A prescindere dagli screzi avuti col Sindaco sulle tempistiche di attuazione e per le quali a posteriori risulta chiaro che le mie rimostranze abbiano trovato ampio riscontro e siano risultate esatte, mi lascia un po’ di amaro in bocca il fatto che soltanto i consiglieri di opposizione l’abbiano sottolineato”.
“Probabilmente sarebbe stato un atto almeno di cortesia, oltre che di “onestà intellettuale”, se qualche mio ex collega di maggioranza o il Sindaco stesso avessero riconosciuto che non era certo mio intento fare azioni a discapito dei cittadini residenti, ma esattamente l’opposto. Cioè creare la maggior sinergia possibile fra le parti per addivenire ad una risoluzione “in bonis”, tramite accordi ben precisi”.
“Ci tengo a far presente che in una delle ultime riunioni fatte con il Consorzio, il sottoscritto aveva anche abbozzato un accordo in base al quale, fatte salve le condizioni poste tra le parti, le cooperative si erano rese disponibili allo scioglimento dello stesso lasciando mano libera al Comune: di questo si può chiedere conferma al sig. Romano Guido, membro del cda. Invece allo stato attuale della situazione ho il serio timore che anche le prossime previsioni di inizio lavori possano subire ulteriori ritardi, anche se chiaramente spero di sbagliare questa volta”.
L’altro grande intervento che si attende è l’ex Città della Musica. Secondo il sindaco di Valmontone, i privati non partono perché dovrebbero spendere 1,5 milioni di euro in più per togliere un traliccio dell’alta tensione. Le risulta?
“In realtà il nuovo progetto del Centro Commerciale ancora non è partito per altri motivi. La crisi economica, dovuta all’incontrollato aumento delle materie prime, ha di fatto modificato un business plan da circa 25 milioni di euro in circa 35 milioni di euro. Inoltre l’investitore opera su tutto il territorio nazionale e conta anche vari investimenti esteri, soprattutto in Inghilterra, e si trova ora a dover fronteggiare una serie di investimenti già programmati per i quali, se non dovesse consegnare le strutture già compromesse in altri ambiti territoriali con gli acquirenti, subirebbe perdite economiche pressocchè disastrose, derivanti dalle penali contrattualizzate con i grandi “player” con i quali abitualmente opera”.
“Va infine considerato che l’attuale inflazione relativa ai costi energetici ha di fatto quadruplicato i costi di gestione dei singoli spazi commerciali attualmente progettati. È pur vero che il nodo del traliccio esiste, ma sostanzialmente tratta una inedificabiltà di 15 metri dallo stesso e che sostanzialmente è stata già rispettata in un primo progetto di fattibilità. Io spero vivamente che l’amministrazione metta in campo tutto il buon senso possibile affinché si possa dare continuità ad un’opera privata che potrà solo portare benefici al nostro territorio”.
Rispondendo all’opposizione, il sindaco ha affermato che la Città della Musica sarebbe l’unico investimento portato avanti…
“Vorrei ricordare che anche importanti imprenditori locali da anni stanno provando a portare a compimento alcune opere insistenti nella nostra cittadina, ma trovano le stesse identiche difficoltà”.
“Un’ultima considerazione invece vorrei riservarla al Valmontone Outlet, che nel recente passato ha portato a termine ben due ampliamenti, creando ulteriori introiti per le casse comunali oltre a svariati posti di lavoro ed in ultimo ma non per ultimo al Magicland, che grazie all’ultimo accordo urbanistico, del quale mi pregio di aver fatto la mia parte, non solo ci ha permesso di recuperare ingenti somme tributarie arretrate, ma sta facendo un nuovo investimento da quasi 15 milioni di euro per quanto concerne la nuova zona “acquatica””.
“In conclusione credo che sia doveroso ringraziare tutti coloro che in una qualche maniera si rendono disposti ad investire nella nostra Città. Naturalmente la mia filosofia di vita, come della politica, è e sempre rimarrà quella del dialogo e del confronto e mai potrei rinnegare i miei passati dai quali traggo solo i buoni insegnamenti”.