Dietro la Speed Scout di Valmontone anche i problemi del Comune

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A Valmontone la macchina che fa le multe per eccesso di velocità è stata attiva anche oggi. Così il Comune continua a puntare sulle sanzioni emesse nei confronti degli automobilisti che vanno anche verso il Valmontone Outlet e il Parco per attenuare i problemi di cassa. Ma ha anche ridotto gli incidenti stradali nel centro urbano

Difficilmente fortuna e sfortuna si incontrano ma ciò capita sicuramente sui verbali delle multe per eccesso di velocità. In quelle multe c’è sia la sfortuna (o la negligenza del guidatore) sia la fortuna del Comune che le emette, che riesce a far cassa. Di casi noti ce ne sono in tutta Italia. Chi non viene percorso da un brivido lungo la schiena quando si nomina Campagnano, lungo la Cassia Bis? Chi non ricorda gli autovelox dell’Aurelia o le telecamere di Portonaccio? Bene, nell’elenco dei Comuni più “dannati” o più “fortunati”, a seconda dei punti di vista, c’è sicuramente anche Valmontone.

La Speed Scout di Valmontone

In queste settimane l’Ente locale ha attivato una contestatissima “Speed Scout”, cioè una macchina guidata dagli agenti della Polizia Locale che mentre circola per la città rileva la velocità delle altre automobili, registrandone la targa in caso di eccesso di velocità. L’11 giugno scorso il Comune di Valmontone ha pubblicato un avviso sul suo sito istituzionale comunicandone la circolazione nelle strade della città il martedì e il giovedì per tutta l’estate. Attualmente l’automobile circola con un cartello luminoso e lungo la strada il rilevamento è segnalato.

La scelta “per migliorare la sicurezza stradale”…

La motivazione dell’utilizzo della Speed Scout è “per migliorare la sicurezza stradale ed abbattere le cause di incidenti stradali causati dall’alta velocità” ma la cosa ha comunque fatto andare su tutte le furie gli automobilisti che hanno preso a fotografarla e a dannarsi sui social. Altri hanno rilevato che “basta rispettare i limiti”.

Andiamo alle cause: la scelta di introdurre l’automobile speciale è dovuta alla sicurezza della viabilità o alla necessità di fare cassa? Il Comune di Valmontone prima di questa iniziativa aveva già attivato quattro strumenti per sanzionare le automobili senza revisione. A ciò si aggiungono gli autovelox ed ora la Scout Speed. Ad onor del vero va detto che negli ultimi anni il numero di incidenti rilevati dal Corpo di Polizia Locale è sceso del 45%.

…e l’altra storia che va raccontata

Ma c’è anche un’altra storia che va raccontata. Nel 2019 il Comune di Valmontone è riuscito a mettere in bilancio 2,4 milioni di euro di sanzioni elevate ai sensi del Codice della Strada e 200 mila euro di sanzioni effettuate con gli autovelox. Alla fine del 2018 il Comune doveva riscuotere 1,13 milioni di euro tra sanzioni per violazione del Codice della Strada e risorse finalizzate.

Nel 2019 si sono aggiunti altri 2,6 milioni di euro, arrivando alla cifra record di 3,7 milioni di sanzioni. Da quei verbali, nello stesso anno il Comune ha già incassato 1,69 milioni di euro. Per l’anno in corso il Comune ha preventivato di elevare altri 2,8 milioni di euro di sanzioni, pari al 16,7% delle entrate di competenza dell’anno.

Ma perché il Comune di Valmontone “spinge” tanto sulle sanzioni? Oltre all’attenzione alla sicurezza stradale, è difficile negare la convenienza, in termini di bilancio comunale, del cercare di sanzionare qualcuna tra le 40 mila automobili che ogni giorno attraversano la città. Anche perché l’ente locale su quelle sanzioni fa affidamento per attenuare alcuni rilevanti problemi di cassa.

Le entrate legate allo sviluppo che il Comune non riesce ad incassare

Non tutti sanno, infatti, che il Comune di Valmontone ha molte entrate che sono legate allo sviluppo del territorio. Ogni anno le porta tra i crediti ma fa fatica ad incassarle perché i progetti di sviluppo vanno avanti lentamente o perché le previsioni non si realizzano. Qualche dato? Alla fine del 2019 il Comune aveva incassato 1,7 milioni dei 5,7 dovuti dal GSE per gli incentivi sui fotovoltaici. Per lo sviluppo della Zona 167 al termine del 2019 aveva incassato solo 100 mila euro sui 4,1 milioni di euro riportati in bilancio. E solo 722 mila euro dei 7,59 milioni di euro di “proventi concessioni edilizie sanzioni urbanistiche”.

Senza contare che nel 2019 il Comune ha incassato solo 2,2 milioni di euro sui 3,8 preventivati per la TARI. Oppure che al termine dell’anno l’ente era creditore di 112 mila euro nei confronti di 7 enti (tra cui 6 Comuni e l’Università Agraria) con cui aveva convenzioni in essere, che gli sono stati versati entro maggio scorso.

Ma se i crediti sono certi, lo sono anche le spese e i costi che annualmente il Comune deve sostenere. Così sarà un caso che quando il Governo nazionale ha prorogato le revisioni delle automobili fino ad ottobre è entrata in azione la Speed Scout? Così se da Valmontone vi arriverà una busta verde, ricordate: state aiutando il Comune.

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