Gli studenti di Valmontone in visita al museo della Shoa di Roma

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“La “Giornata della Memoria” non è, e non deve essere, solo una cerimonia, ma un momento di riflessione e approfondimento per capire uno dei momenti più tragici e bui della nostra storia”

comunicato stampa

A conclusione del progetto “Giornata della Memoria 2023”, lunedì 6 marzo e venerdì 24 marzo, 108 studenti di Valmontone saranno in visita guidata al Museo della Shoah di Roma. Gli alunni delle scuole secondarie di primo grado della G. Zanella e della O. Giorgi, accompagnati dai rispettivi docenti, faranno visita al Museo in via Portico D’Ottavia, nato per ricordare e trasmettere alle generazioni più giovani la storia della Shoah.

Le mostre che ospita e promuove hanno l’obiettivo di far conoscere e non dimenticare questa triste pagina di storia. Le mostre sono realizzate grazie a un minuzioso lavoro di ricerca ed espongono documenti e oggetti originali, fotografie e testimonianze della Shoah in Italia e all’estero. Sono molto intense, ma ora che i testimoni oculari stanno scomparendo è sempre più importante ricordare questi avvenimenti.

«La “Giornata della Memoria” non è, e non deve essere, solo una cerimonia, ma un momento di riflessione e approfondimento per capire uno dei momenti più tragici e bui della nostra storia – ha affermato la Consigliera delegata alla Pubblica Istruzione di Valmontone, Laura Mujic (nella foto di Roberto Benedetti) – La memoria della Shoah, è un fatto universale che riguarda tutta l’umanità. Dobbiamo ricordare, dobbiamo fare in modo che il tempo non sbiadisca l’indignazione e l’orrore per questo dramma. Dimenticare, in questo caso è una colpa. Negare è sciocco se non peggio».

La visita guidata, dunque, darà seguito alla “Giornata della Memoria” svolta a Palazzo Doria Pamphilj lo scorso 26 gennaio, organizzata dal Comune di Valmontone con il patrocinio della Comunità Ebraica di Roma e in collaborazione con gli Istituti Comprensivi. Un incontro toccante e partecipato dove, le ragazze e i ragazzi, hanno ascoltato la testimonianza del dottor Massimo Finzi, assessore alla Memoria della Comunità Ebraica di Roma e testimone diretto degli anni bui della Seconda Guerra Mondiale che ha catturato l’attenzione della platea con il racconto della deportazione e della Shoah.

«Un’iniziativa importante tesa a trasmettere alle nuove generazioni la memoria di un periodo buio della nostra storia, memoria che è fondamentale tramandare come antidoto affinché certe cose non si ripetano più – ha concluso la Mujic – Un ringraziamento all’assessore alla Cultura, Matteo Leone, e agli uffici comunali per aver la collaborazione nell’organizzazione».

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