Il Comune semplifica gli investimenti privati, anche del Rainbow Magicland

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L’atto semplifica l’attuazione di interventi sottoposti a piani attuativi…

Il Consiglio comunale di Valmontone ha appena approvato un atto con cui saranno semplificate le pratiche con cui i privati potranno investire sul territorio. Si tratta dell’applicazione del Decreto Sblocca Italia all’urbanistica e in particolare all’attuazione delle previsioni del piano regolatore sottoposte a piano attuativo.

Si tratta cioè di semplificare le pratiche per il rilascio del permesso di costruire in quelle aree su cui il piano regolatore prevede già degli interventi di una certa rilevanza ma, per la relativa complessità dell’intervento, ne subordina la concreta realizzazione all’approvazione di piani particolareggiati. La norma generale prevede che in questi casi, oltre all’approvazione del piano particolareggiato, il permesso di costruire sia rilasciato soltanto dopo la realizzazione delle opere di urbanizzazione (ad esempio le strade) e previo acquisizione di una certa quantità di pareri prescritti.

La delibera approvata dal Consiglio semplifica queste pratiche con il rilascio di un permesso a costruire convenzionato che permetterà di rendere i privati stessi i soggetti attuatori e realizzatori delle opere di urbanizzazione, da realizzare contemporaneamente agli edifici assentiti. Il permesso di costruire convenzionato permetterà inoltre di ridurre il numero di pareri chiesti direttamente dal Comune, delegando l’ottenimento di altri pareri direttamente al privato.

La delibera approvata non interesserà interventi diversi da quelli già previsti dal piano regolatore. Interesserà invece alcuni investimenti che sono già stati programmati sul territorio. L’esempio portato in via teorica è stato quello del Parco a Tema che ha programmato investimenti per 40 milioni di euro con cui realizzare alcuni comparti già previsti in convenzione. La Rainbow Magicland dovrebbe ad esempio realizzare il comparto alberghiero. L’intervento potrebbe essere sottoposto a permesso di costruire convenzionato e la cosa potrebbe nettamente semplificare le procedure di acquisizione dei pareri e di realizzazione delle opere di urbanizzazione, che sarebbero delegate allo stesso richiedente.

…ma, paradossalmente, la prima applicazione riguarda la demolizione di un edificio parzialmente abusivo

Ma non è questo l’unico caso di applicazione di questo strumento. In modo un po’ paradossale, la prima applicazione che si è verificata a Valmontone ha riguardato una demolizione e non una costruzione. Il Consiglio comunale ha infatti approvato, subito dopo lo schema di convenzione, la proposta di demolizione di un immobile parzialmente abusivo già acquisito al patrimonio comunale. La proposta avanzata dall’ex proprietaria non poteva essere evasa senza permesso di costruire convenzionato perché l’immobile era stato acquisito a patrimonio comunale e dunque non era nelle disponibilità del privato, che è voluto intervenire a proprie spese per evitare la demolizione in danno.

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