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L’orientamento che starebbe prevalendo all’interno del Consiglio dell’Università Agraria trasformerebbe l’elezione del presidente in una sorta di nuove amministrative, in cui potranno votare tutti i valmontonesi
I lavori per la revisione dello statuto dell’Università Agraria stanno per trasformare le elezioni del presidente in una sorta di nuove elezioni amministrative. Secondo l’orientamento che starebbe prevalendo in seno al Consiglio dell’Università, il futuro presidente del’ente potrebbe essere eletto da tutti i valmontonesi. Ciò vuol dire che tutti i cittadini di Valmontone potranno recarsi alle urne per scegliere il presidente, esattamente come accade per il Sindaco. La differenza sarà che l’ente non avrà all’interno una lista di maggioranza né sarà un ente di diritto pubblico.
La riforma dell’Università Agrarie ne prevede infatti la trasformazione in enti di diritto privato. Si tratterà cioè di associazioni la cui qualificazione giuridica non è ancora ben chiara a tutti. Né sono ancora ben chiari i profili fiscali, patrimoniali e di responsabilità con cui potrebbero confrontarsi i nuovi amministratori.
Fatto sta che il Consiglio dell’ente agrario di Valmontone si appresta a “licenziare” un nuovo statuto in cui, senza limitazioni, si darebbe a tutti il diritto di voto per l’elezione degli organi sociali. Una decisione che (è facile prevederlo) esporrà l’elezione del presidente ancor di più di oggi a dinamiche di tipo politico-partitiche, anche considerata la grande quantità di terreni gestiti dall’Università e i contratti di concessione di cui è titolare sia con il Parco a Tema sia con il Valmontone Outlet.