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Fumo nero dei termovalorizzatori di Colleferro si è alzato ieri mattina e sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco.
Quali siano le cause dell’incendio non è chiaro, a fare chiarezza al meno sulla dinamica è però la stessa Lazio Ambiente, con una nota del direttore generale Demetrio De Stefano che riportiamo di seguito.
La Direzione di Lazio Ambiente S.p.A., in relazione alle notizie di stampa diffuse nella giornata di ieri, al fine di fugare ogni tipo di lettura strumentale e per certi versi speculativa, precisa quanto segue:
Alle ore 9.46 di ieri, martedì 1° novembre, l’operatore di sala gru dell’impianto di termovalorizzazione E.P. Sistemi di Colleferro, rilevata la presenza di fumo all’uscita del nastro di trasporto in metallo dall’edificio di stoccaggio del CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti), allertava telefonicamente la sala manovre dell’impianto; localizzata immediatamente la zona del nastro in gomma in cui si stava sviluppando l’incendio, il personale in turno disponibile interrompeva l’alimentazione del CDR in caldaia e interveniva prontamente utilizzando tutti i sistemi di spegnimento previsti, mentre dalla sala manovre si segnalava l’evento al 112.
Alle 9.59 i VV.F. giungevano presso l’impianto, ma il principio di incendio era già sotto controllo tanto che i VV.F. non hanno avuto la necessità di utilizzare i loro mezzi di spegnimento. Alle 10.10 il problema era stato totalmente risolto grazie alla tempestività degli interventi dei nostri operatori; il fumo che fuoriusciva dal locale tramoggia si sviluppava in realtà alla base del nastro ed era convogliato verso l’alto dal sistema di contenimento del nastro stesso.
Le cause dell’incidente sono in corso di accertamento, essendo ieri una giornata festiva; nel pomeriggio di ieri è iniziata invece l’attività di svuotamento dei nastri pieni di CDR, in modo da poter controllare tutti i componenti, riparare il nastro in gomma e poter rientrare al più presto in servizio.
In ultimo, ad ulteriore informazione, si comunica che, sempre ieri, in serata, in applicazione delle normali procedure di raffreddamento e di depressurizzazione della caldaia, è stata scaricata in atmosfera una certa quantità di vapore acqueo.