Addio a Dario Serapiglia, professore e storico giornalista di Velletri

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Aveva 77 anni: a Velletri è stato professore e giornalista del Tempo e del Messaggero, oltre che fondatore di “Eolo” e dell’Artemisio

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Poche ora fa è venuto a mancare Dario Serapiglia. Professore e storico giornalista di Velletri è deceduto presso la clinica San Raffaele di Monte Compatri per una terribile malattia che lo aveva colpito in questo ultimo anno e mezzo. Storico corrispondente del quotidiano Il Tempo prima e poi per oltre 25 anni del Messaggero, aveva collaborato anche con l’agenzia Ansa dai Castelli Romani, tra gli anni 90 e 2000. Lascia il figlio Daniele, che vive e lavora da alcuni anni tra Portogallo e Spagna.

Serapiglia insieme alla collega Silvia Ceccacci fondò nel 1995 un settimanale con le notizie di Velletri e dintorni che si chiamava “Eolo” che poi qualche anno dopo divenne “L’Artemisio”. Si tratta di un settimanale molto letto a Velletri e Lariano, che ancora esce il sabato in edicola, che tratta attualità, cronaca e molte altre notizie locali.

Fino agli ultimi giorni ancora scriveva e interagiva dal letto di ospedale con il suo tablet, a conferma di quanto amava il suo lavoro di giornalista. Era un cronista di altri tempi. Sempre accurato, pragmatico, attento ai termini e alla dignità e al rispetto degli altri. Da giovane laureato in educazione fisica, ma anche “con l’abilitazione alla matematica”  (come ci teneva a sottolineare sempre), aveva insegnato in molte scuole di Velletri e in molti lo ricordano loro professore da ragazzini. Dario Serapiglia, è stato per molti anni anche un apprezzato allenatore, tecnico, dirigente e poi addetto stampa nel mondo della pallavolo, con molte società locali e regionali. La pallavolo era la sua seconda passione oltre quella del giornalismo.

Si sta organizzando il suo funerale che dovrebbe tenersi tra domani e dopo domani pomeriggio presso la cattedrale San Clemente di Velletri. Nel centro storico veliterno il professore abitava da sempre, anche se era nato ad Arpino in provincia di Frosinone. Da ragazzo si trasferì a Velletri per il lavoro del padre, insieme alla madre e il fratello, venuti a mancare anche loro. La città ormai era diventata  la “sua” Velletri, visto che si definiva con orgoglio veliterno di adozione, anche se ciociaro di nascita. Dario Serapiglia aveva 77 anni compiuti a marzo scorso. Una grave perdita per tutta la comunità veliterna e dei Castelli Romani.

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