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L’omicida era stato giudicato incompatibile col carcere ed era in attesa di un posto libero in una struttura detentiva apposita
A Velletri un omicidio in carcere. Un dramma annunciato secondo il sindacato di polizia Ussp che sottolinea la mancanza di assistenza e di Rems ( strutture per detenuti con patologie psichiatriche). I fatti sono avvenuti ieri in una cella del Penitenziario di Contrada Lazzaria. Alle 18.30 un detenuto affetto da problemi psichiatrici, più volte evaso dall’ospedale Sandro Pertini di Roma, ha improvvisamente aggredito per futili motivi il suo compagno di cella, uccidendolo a pugni.
Sulla vicenda sono in corso le indagini della Polizia Penitenziaria e dei Carabinieri della Compagnia di Velletri e del Nucleo Investigativo del Gruppo Frascati, coordinate dal sostituto procuratore Giovanni Taglialatela.
La vittima, Marcos Schinco, aveva 43 anni ed era di origine sud americana. La salma è stata portata a Tor Vergata per l’autopsia. In passato anche il papà dell’aggressore aveva evidenziato che il figlio era stato giudicato incompatibile con il carcere. Nonostante tutto questo era in carcere in attesa di un posto libero in una struttura detentiva alternativa.
“La situazione carceraria nel Lazio vive all’estremo della tollerabilità – ha dichiarato il segretario regionale Uspp Lazio Daniele Nicastrini – e ora dobbiamo purtroppo denunciare il triste episodio di una tragedia annunciata”, un detenuto italiano con gravi problemi psichiatrici, già resosi in tutta la regione protagonista di altrettante aggressioni, ha ucciso il suo compagno di cella”.
“Purtroppo, gestire soggetti con gravi disturbi psichiatrici – conclude Nicastrini – dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, è diventato molto complicato. I posti nelle Rems le strutture specializzate purtroppo sono pochissimi e per questi detenuti serve un trattamento specifico sanitario e un regime di detenzione alternativo e sotto costante controllo medico specializzato”.
Le Rems di cui parla il sindacato sono le Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, strutture con personale sanitario e medico in cui dovrebbero essere inviati i detenuti con problemi psichiatrici. Nel Lazio sono a Subiaco, Palombara Sabina, Pontecorvo, Ceccano e Rieti.