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La scrittrice di Velletri ha presentato il suo ultimo libro nella trasmissione “Milleunlibro” di Gigi Marzullo, su Rai Uno

Patrizia Audino, psicologa, scrittrice, regista e attrice ha avuto il “battesimo” in TV il 17 febbraio scorso. E’ stata ospite di Gigi Marzullo su Raiuno nella trasmissione “Milleunlibro”, durante il quale ha presentato e a parlato diffusamente del suo ultimo libro “Il fascino di invecchiare. Manuale di sopravvivenza per anziani”, ed. Progetto Cultura.
Dopo aver presentato in giro per l’Italia il suo libro – che per noi anziani dovrebbe essere una specie di…”Bibbia” – anche il nostro territorio è stato “tappa” televisiva con al centro le difficoltà nella società di oggi di essere “anziano”. Difficoltà di inserimento nella vita lavorativa ma anche per alcuni difficoltà di avere una normale vita sociale. E’ uno psicodramma che deve essere allontanato definitivamente dal pensiero dominante che è quello dell’emarginazione, che spesso, troppo spesso, ci dà la comunicazione pubblicitaria.
L’anziano deve vivere invece la leggerezza di non essere più giovane e deve convincersi di essere una risorsa preziosa, una linfa vitale per i giovani e per la società intera. L’ “ageismo” è un termine nuovo per identificare il problema della “vecchiaia”, ma è una forma “subdola e velenosa del nostro tempo”, mentre in verità “la mente possiede delle potenzialità incredibili” e inimmaginabili per lo stesso anziano, nonostante l’immagine che dà sia il messaggio pubblicitario che mediatico in genere.
Riflettere sul tempo che trascorre veloce è il vulnus dell’uomo…avanti nell’età, che invece dovrebbe, deve “dare un senso alla propria vita”, quella vissuta al momento. Non solo scrittrice, dunque, ma anche docente di filosofia e Scienze Umane e psicologa, noi la conosciamo come autrice, attrice e regista di numerosi spettacoli presentati negli ultimi anni sul nostro territorio – Artena, Velletri e non solo – in compagnia di Vittorio Begliuti, protagonisti di eventi su Trilussa, Achille Campanile, Serangeli e su altri autori contemporanei e del passato anche dell’area dei Castelli Romani, spettacoli che hanno riscosso apprezzamenti da spettatori e da critici.