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Le Diocesi di Velletri-Segni e Frascati “unite nella persona del vescovo”. Russo prenderà possesso della Diocesi frascatana l’11 novembre prossimo
Papa Francesco ha nominato Monsignor Stefano Russo anche alla guida della Diocesi di Frascati. Così quest’ultima è stata unita “nella persona del vescovo” alla Diocesi di Velletri-Segni. L’annuncio è stato dato nei giorni scorsi nelle cattedrali delle rispettive diocesi. E tutti si chiedono già se la nomina di un solo vescovo per entrambe le Diocesi presagisca a un futuro accorpamento. Non sarebbe strano, d’altra parte. Già la Diocesi di Velletri-Segni fu il frutto di un’operazione simile negli anni Settanta del Novecento.
Nel suo messaggio alla comunità cristiana di Frascati, Mons. Russo ha affermato che tale “unione nella persona del vescovo di due sedi diocesane diventa un ulteriore stimolo a ricercare nella sinodalità le vie di quella comunione che necessita di persone che si mettano in gioco nel segno della carità e della gratuità”.
Il neo nominato ha inoltre ringrazio il vescovo Raffaello Martinelli “per la vicinanza e la cordialità” che gli ha manifestato in questi giorni. Alle autorità civili e militari, alle associazioni e alle aziende di Frascati, Russo ha rivolto un saluto e il ringraziamento per l’impegno che mettono quotidianamente nelle loro attività.
La presa di possesso della Diocesi di Frascati da parte di Mons. Russo è prevista per sabato 11 novembre 2023. Fino a quel momento Mons. Raffaello Martinelli rimarrà come Amministratore Apostolico.
L’accorpamento nella persona del vescovo, di cui in passato si era più volte parlato, alla fine è avvenuto. Contro questa scelta si era schierato il predecessore di Russo a Velletri, Vincenzo Apicella. “Accorpare le Diocesi – aveva affermato Apicella al momento del pensionamento – significa aumentare la distanza dal popolo di Dio e aumentare la burocratizzazione. Ora la Diocesi di Velletri-Segni è tagliata a misura d’uomo – aveva dichiarato – perché il vescovo ha la possibilità di visitare le parrocchie in un tempo accettabile. Quanto a un eventuale accorpamento, credo che bisognerebbe andarci cauti, perché è anche questione di rispetto del popolo di Dio”.