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La Sagra del Fungo Porcino di Lariano al via il 13 settembre
Settembre è arrivato e con esso la Sagra del Fungo Porcino di Lariano. L’appuntamento settembrino irrinunciabile con la gastronomia di Lariano è alle porte. Si terrà anche quest’anno presso l’area fieristica di Colle Fiorentino che in questi mesi è oggetto di interventi per la realizzazione di un’area fieristica stabile. Il Comune, grazie ad un finanziamento del CIPE, sta infatti realizzando un progetto di riqualificazione dell’area, che sarà dotata anche di una cavea per spettacoli ed altre attrezzature. Il coordinamento tra Sagra e Comune ha comunque permesso la realizzazione della più grande manifestazione larianese, che attira sul territorio decine di migliaia di appassionati. La 28esima Sagra del Fungo Porcino si svolge quest’anno dal 13 al 23 settembre.
Anche quest’anno ci saranno eventi sportivi, memorial, momenti musicali, l’esibizione di Martufello e tanta gastronomia. Ma anche cultura, con la pubblicazione del libro “I miei canti” di Maurizio Abbafati. Sono confermati i diversi menù organizzati per fasce di prezzo e la mostra mercato (curata da Bruno Romaggioli), sempre più punto di riferimento a livello regionale. Ci saranno momenti di solidarietà con la raccolta sangue curata dall’Avis, con la lotteria i cui ricavati andranno alla didattica scolastica di Lariano e con lo screening tiroideo per i ragazzi dai 6 ai 16 anni. Ci saranno mostre micologiche ed archeologiche e l’ormai assodata partnership con i negozi di Lariano che offriranno sconti dal 10 al 20 percento (fino al 30 ottobre) a chi si recherà alla Sagra.
Particolarmente interessante, a livello cittadino, è infine l’elenco telefonico dei larianesi, pubblicato dall’Associazione, che contiene una sezione per soprannomi. Un’iniziativa simpatica ed utile soprattutto a chi vuole addentrarsi nella conoscenza della popolazione di Lariano. Il programma, così ricco di eventi, è consultabile sul sito della sagra: www.sagrafungoporcinolariano.it. Parlando si Sagra, infine, non si può non notare che anche quest’anno l’Associazione organizzatrice ha perso un associato, Giampiero Cedroni, che è stato ricordato insieme a Walter Pantoni durante la presentazione.
La gestione della nuova “area Sagra” si fa più vicina. E Caliciotti punta su nuovi tipi valorizzazioni
Durante la presentazione della Sagra il presidente Bruno Abbafati ha lanciato un appello all’unità delle associazioni laranesi. “Tutte le manifestazioni che si realizzano a Lariano – ha affermato – dimostrano che non siamo secondi a nessuno. Le associazioni di Lariano se si uniscono veramente possono organizzare eventi per portare gente nella nostra città. È per questo che occorre unirci e lasciar stare una guerra tra poveri al fine di gestire un’opera che porterà lustro a Lariano”. L’opera citata da Abbafati è proprio il risultato di quella riqualificazione in corso da parte del Comune con fondi governativi.
Sulla questione è intervenuto anche il Sindaco Maurizio Caliciotti. Il Primo Cittadino ha fatto anche quest’anno appello alla collaborazione associativa in vista del completamento dei lavori. L’area andrà infatti gestita e in proposito il Comune pubblicherà un avviso pubblico sulla gestione “al massimo all’inizio dell’anno prossimo”. In proposito, nell’ambito del progetto, il Comune starebbe realizzando “spazi che rendano appetibile la cura e la gestione dell’area – ha detto il Sindaco – senza far gravare i costi e le utenze sulle magre risorse del Comune, creando anche opportunità di lavoro”.
La conferenza stampa è stata anche il momento, per Caliciotti, per lanciare la proposta di nuovi piani di valorizzazione. Questa volta si tratta dei boschi: “Va capito se continuare esclusivamente con l’abbattimento del castagno ceduo o se è utile riservare qualche area per valorizzare il viatico turistico-ricettivo esistente a Lariano”. “Ci sono altri progetti – ha proseguito il Sindaco – che l’Amministrazione sta portando avanti in modo sinergico al completamento dell’area Sagra”. Quali siano questi progetti non è stato chiarito ma c’è una cosa che fin’ora Caliciotti ha dimostrato: quella di saper intercettare fondi rilevanti. Che riesca a fare altrettanto anche sul “fronte” ambientale?