Un paese pieno di rabbia

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Dilagano le polemiche, il chiacchiericcio, il malcontento. Siamo un paese pieno di rabbia. Abbiamo iniziato il 2020 con la convinzione che poco o nulla cambierà, che la tutela dei diritti dei cittadini è poca cosa, che sulle famiglie graveranno spese non previste per consentire il proseguo della scuola dell’obbligo ai propri figli. Far quadrare i conti per un’Amministrazione non è facile ma per i cittadini diventa quasi impossibile riuscire a sostenere il ritmo incalzante degli aumenti per la mensa e lo scuolabus. I genitori propongono:

  • una revisione delle fasce fatte in base all’ Isee,
  • la possibilità di poter portare il pasto da casa;
  • la riduzione della tariffa del trasporto, organizzando punti di raccolta degli studenti.

Il malcontento nato dagli aumenti e dall’applicazione di essi, con l’anno scolastico iniziato, mentre gli utenti avevano aderito a tali servizi con altre tariffe, fa sì che cresca l’astio verso l’Amministrazione. I problemi sono molteplici ma auspichiamo che il dialogo e il confronto aperto, potranno alleggerire tutto questo. Attendiamo.

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