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Le opposizioni criticano il “riconoscimento tardivo”. Ferrante: “Nessun debito fuori bilancio creato da noi”
Ieri sera il Consiglio comunale ha approvato il riconoscimento dei debiti fuori bilancio per le otto sentenze dei vari Giudici di Pace e delle Commissioni Tributarie Provinciali e Regionali di cui si era già data notizia. Il riconoscimento, dovuto perché su sentenza esecutiva, è stato approvato a maggioranza, con l’opposizione contraria.
Le sentenze in questione, per un ammontare complessivo di 12 mila euro circa, riguardano ricorsi di privati. Tre per sanzioni al codice della strada e cinque per accertamenti tributari. Le cause che hanno generato i ricorsi, ha sostenuto l’Amministrazione, risalgono al periodo antecedente al 2012. Le sentenze però sono state emesse tra il 2014 e il 2018, per questo i Consiglieri di opposizione Casagrande, Verri e Montecuollo hanno criticato il “riconoscimento tardivo” dei debiti.
“Questa Amministrazione verrà ricordata – ha dichiarato il Consigliere Casagrande – come quella dei debiti fuori bilancio e della superficialità. È aberrante riconoscere sentenze del 2014 nel 2018”. Il Consigliere Montecuollo ha da parte sua posto l’attenzione sul “riconoscimento tardivo” che dovrebbe comportare maggiori oneri per il Comune. La Consigliera Verri si è chiesta come mai il Sindaco non si sia accorto per tempo delle sentenze in questione.
A tutti ha risposto il Sindaco Caliciotti, che ha tenuto ad affermare che “lo scadenzario degli adempimenti non lo tiene il Sindaco ma gli uffici”. “Le aberrazioni ci sono – ha replicato Caliciotti – quando si vuole tentare di creare qualcosa che non esiste. I debiti fuori bilancio non sono questi – ha aggiunto – ma quei 1,5-2 milioni di euro che non venivano portati in bilancio o i 7-800 mila euro che sono arrivati perché il Comune non si era costituito in giudizio. Quanto alle sentenze delle Commissioni Tributarie – ha proseguito Caliciotti -, alcune delle quali di secondo grado, sono frutto di una convenzione del 2008 che affidava a una società gli accertamenti tributari e che dava alla stessa la gestione del contenzioso ma non il pagamento delle spese in caso di soccombenza. Oggi gli accertamenti li fanno gli uffici comunali e non le società. Queste sentenze arrivano alla nostra attenzione – ha concluso il Sindaco -, credo perché i professionisti che non venivano pagati hanno fatto gli atti di precetto”. “Non c’è debito fuori bilancio imputabile a nostra amministrazione” ha concluso Ferrante.
Sulle sentenze in questione la discussione si è conclusa ancora una volta con un riferimento alla Procura regionale della Corte dei Conti, con il Primo Cittadino che ha invitato i Consiglieri a fare esposti per sollecitare i magistrati contabili. Il Consiglio è poi proseguito con altri punti, tra cui una variazione di bilancio per l’ampliamento del tratto più angusto di via Mastrella, lo stesso in cui qualche tempo fa una ragazza perse la vita in un incidente. La variazione è stata approvata con il voto a favore della maggioranza e il voto negativo delle opposizioni.