Centofanti: “La giustizia è con noi”. Angelini tiene duro: “Non reintegro un’assenteista”. Cosa succede ora?

Mandalo ai tuoi amici


Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)


 

Le opposizioni sono in grado di far cadere l’Amministrazione o devono attendere un Consiglio comunale? Una lotta contro il tempo per tutti in vista delle elezioni

Per chi pensava che con la sentenza del Tar ormai la “guerra” fosse vinta, c’è una cattiva notizia: il Sindaco Felicetto Angelini tiene duro, critica la sentenza e dà mandato agli avvocati di fare appello al Consiglio di Stato. L’obiettivo è quello di riformare la sentenza di primo grado che, secondo l’interpretazione dell’Amministrazione, non comporta l’immediata reintegra della Centofanti nel ruolo di Consigliere comunale.

Su quest’ultimo punto si gioca la partita a scacchi politico-giuridica. La questione non è di lana caprina e vedrà di sicuro scontrarsi di nuovo maggioranza e opposizioni. Secondo un’interpretazione circolata tra i Consiglieri di minoranza, la Centofanti sarebbe da considerarsi già di nuovo nel suo ruolo e nelle sue funzioni mentre il Consigliere Marco Valeri sarebbe da considerarsi fuori del Consiglio. Per fare un esempio pratico, secondo l’interpretazione delle opposizioni già ora sarebbero possibili le dimissioni in massa, mettendo fine all’esperienza dell’Amministrazione Angelini.

Esattamente l’opposto di quel che sostiene l’Amministrazione, probabilmente sulla scorta del precedente costituito dal “caso Fiorentini” del 2012 e sul fatto che il dispositivo del Tar non contempla la reintegrazione immediata del Consigliere decaduto. Il dispositivo prevede invece l’ordine all’autorità amministrativa di eseguire la sentenza. In tal caso ci sarà da chiedersi se la sentenza del Tar sia esecutiva e se il Consiglio comunale abbia dei tempi precisi per eseguire la sentenza.

Quanto al “caso Fiorentini”, per chi non lo ricorda, ci una sentenza del Tribunale che dichiarava la “nullità” dell’elezione del Consigliere ma fu necessario un Consiglio comunale per prendere atto del provvedimento e revocare la convalida dell’elezione. Anche all’epoca fu discusso se la sentenza fosse da considerarsi esecutiva o no e ci fu chi propose (Felicetto Angelini e Ileana Serangeli) di attendere l’esito dell’eventuale ricorso. Tuttavia in quell’occasione si era pronunciato il Tribunale Civile su un caso di incandidabilità, ora invece quello Amministrativo sull’annullamento di una delibera di decadenza e sarà da capire se l’applicazione sarà diversa o la stessa.

Il Sindaco Angelini tiene duro: “Non alzerò mai la mano per reintegrare un assenteista”

In questa partita a scacchi il Sindaco di Artena, Felicetto Angelini, tiene duro e annuncia il ricorso al Consiglio di Stato, cercando così di ottenere giustizia in secondo grado ma anche di ritardare il rientro della Centofanti per arrivare alle elezioni in carica. Di reintegrare la Centofanti con facilità Angelini non ci pensa nemmeno: “Chiederemo giustizia al Consiglio di Stato: nell’attesa , visto che il Tar non ha disposto l’immediata reintegra del Consigliere – ha commentato Angelini –, la composizione del Consiglio comunale rimane a nostro parere la stessa. A chi intende strumentalizzare una sentenza amministrativa di primo grado, ricordo che un assenteista rimane un assenteista. E Felicetto Angelini – ha concluso il Sindaco – non alzerà mai la mano per reintegrare in Consiglio un assenteista“.

La nota di Sara Centofanti: “La giustizia è dalla nostra parte”

Dall’opposizione, già da ieri si esprime soddisfazione per la vittoria. Lo ha fatto Silvia Carocci, lo ha fatto Armando Conti e lo ha fatto anche la vincitrice del ricorso, Sara Centofanti, in una nota congiunta firmata anche dai Consiglieri Vitelli, Palone e Pompa. “Siamo felici di avere la giustizia dalla nostra parte – ha dichiarato ieri la Centofanti – avvalorando così le nostre affermazioni al riguardo. È impensabile e immorale far decadere un consigliere eletto dal popolo per problematiche strettamente familiari e personali solo per rafforzare una maggioranza traballante. Ringraziamo il gruppo consiliare Artena Cambia per averci sostenuto durante questa lunga battaglia e ringraziamo il consigliere Armando Conti per la vicinanza dimostrata sul tema“.

Cosa dice la sentenza del Tar del Lazio

Da ieri sera si è presa a citare la sentenza del Tar che annulla la decadenza di Sara Centofanti e condanna il Comune al pagamento delle spese. Lo hanno fato le opposizioni e stamattina l’ha fatto anche il Sindaco Angelini in un post sulla sua pagina Facebook. Sorprendentemente entrambi citano alcuni punti in comune con valutazioni diametralmente opposte. Dunque cosa dice la sentenza del Tribunale?

La decisione dei giudici non nega che, in via generale, un Consigliere comunale possa essere dichiarato decaduto per le sue assenze. Anzi lo conferma ma, rifacendosi alla giurisprudenza del Consiglio di Stato, afferma che la decadenza può essere dichiarata soltanto a delle condizioni molto stringenti, tra cui il disinteresse del Consigliere assenteista rispetto al suo ruolo e all’attività politica. Un disinteresse che, secondo il Tar, non c’è stato nel caso della Centofanti.

Inoltre il Tribunale ricorda che c’è assenteismo e assenteismo. Quello da “noncuranza” e disinteresse non può essere equiparato all’assenteismo politico. Il secondo va considerato infatti, secondo il Consiglio di Stato, alla stregua della lotta politica, di cui può esserne manifestazione e strumento. Infine il Tar, interpretando il regolamento comunale e lo statuto comunale, afferma che la giustificazione dell’assenza può avvenire anche entro quindici giorni dalla contestazione delle assenze. Per chi è interessato ad approfondire l’argomento, la sentenza è disponibile qui.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

WhatsApp Contatta La Tribuna